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Il Ponte sullo stretto di Messina ha la sua governance: inizio lavori a luglio 2024

da | 20 Mar 2023 | Costruzione, ambiente e territorio

Consiglio dei Ministri, 16 marzo 2023: ufficialmente licenziato il decreto sulla governance del Ponte sullo Stretto di Messina, inizio lavori a luglio 2024

Dopo settimane di colloqui e ‘messe a punto’, nel Consiglio dei Ministri dello scorso 16 marzo 2023 è stato ufficialmente licenziato il decreto sulla governance del Ponte sullo Stretto di Messina, che di fatto fa partire l’iter che porterà al progetto della struttura, da perfezionare entro il mese di luglio 2024. 

Il decreto governance

Come evidenziato dal Ministero delle Infrastrutture, il testo approvato consente l’immediato riavvio del percorso di progettazione e realizzazione dell’opera.

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Per farlo, viene riattivata la Società Stretto di Messina che avrà una nuova e più moderna governance, mentre MEF e MIT avranno una partecipazione diretta in materia, “a conferma dell’importanza che il governo attribuisce al collegamento stabile tra Calabria e Sicilia”.

Il decreto interviene in modo complessivo in differenti ambiti, tra i quali:

  • assetto societario e governance della Stretto di Messina S.p.a.;
  • rapporto di concessione;
  • riavvio delle attività di programmazione e progettazione dell’opera;
  • servizio di monitoraggio ambientale;

 

al fine di consentire, nei tempi più celeri, il riavvio della procedura di progettazione esecutiva del ponte sullo Stretto di Messina.

Progetto definitivo e progetto finale

Per arrivare al progetto che entro la fine del 2024 dovrà portare alla messa in opera del ponte strallato a campata unica da 3,2 km per traffico veicolare e ferroviario, il quale collegherà in via stabile la Sicilia e la Calabria, si riparte dal progetto definitivo del 2011, il quale sarà adeguato alle nuove norme tecniche, di sicurezza e ambientali.

Nelle volontà del MIT, questa opera rappresenterà “il fiore all’occhiello dell’arte ingegneristica italiana”.

In tal senso il ministro Matteo Salvini ha sottolineato che si tratta di un’opera fortemente green, che mira alla riduzione dell’inquinamento da anidride carbonica, oltre ai risparmi in denaro che garantirà a chi poi potrà utilizzarlo, senza considerare la forte valenza turistica che il Ponte potrà rappresentare dentro e fuori l’Italia.

Il Ponte – evidenzia il MIT – sarà un volano di crescita infrastrutturale per entrambe le regioni, che infatti avranno un proprio amministratore nel CDA della società.

A livello di tempistiche, si prevedono per luglio 2024 sia la progettazione esecutiva che l’inizio dei lavori.

Comitato consultivo e accordi con la nuova società

Nel Comitato consultivo ci saranno 9 esperti, “dotati di adeguata specializzazione ed esperienza” con compiti di “consulenza tecnica, anche ai fini della supervisione e dell’indirizzo delle attività tecniche progettuali“.

Sarà proprio questo Comitato a doversi esprimere sul progetto definitivo ed esecutivo dell’opera e sulle varianti.

Il MIT, inoltre, sottoscriverà con la società “Stretto di Messina” un accordo con al suo interno:

  • la durata residua della concessione (30 anni decorrenti dall’entrata in esercizio dell’opera);
  • il cronoprogramma relativo alla realizzazione dell’opera (il progetto esecutivo va approvato entro il 31 luglio 2024);
  • il nuovo piano economico-finanziario della concessione.
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