Il settore è cresciuto del 14,6% lo scorso anno, con prospettive più che positive anche per il 2023
Vola l’industria italiana di macchine utensili, robot e automazione.
Dopo un 2021 già positivo, nel 2022 si sono registrati incrementi in doppia cifra, con prospettive ancora migliori per quest’anno, anche se con tassi di crescita più contenuti. È quanto emerge dal report elaborato da Ucimu – sistemi per produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione.
Il risultato è stato determinato “dall’ottimo andamento delle consegne dei costruttori italiani sul mercato interno cresciute, del 27%, a 3.980 milioni di euro, e dal positivo riscontro delle esportazioni che si sono attestate a 3.275 milioni di euro, il 2,5% in più rispetto all’anno precedente”.
La domanda italiana di macchine utensili, robot e automazione è risultata – anche nel 2022, così come era accaduto l’anno precedente – “decisamente vivace”. Con un incremento del 31,3%, il consumo domestico è cresciuto a 6.575 milioni di euro, trainando non solo le consegne dei costruttori italiani ma anche l’import (2.595 milioni di euro, +38,5%). Il dato di import/consumo cresce di un circa 2 punti percentuali a 39,5%, restando comunque sotto la “soglia di attenzione” del 40%.
Sul fronte estero, nel periodo gennaio-agosto 2022 (ultimo dato disponibile), i principali mercati di sbocco dell’offerta italiana di settore sono risultati: Stati Uniti (281 milioni di euro, +24,7%), Germania (199 milioni, -15,6%); Cina (122 milioni, -3,5%), Polonia (111 milioni +4,7%), Francia (105 milioni, +9,1%). Il dato di export/produzione si riduce di circa 5 punti percentuali attestandosi a 45,1%.
Guardando al futuro, come detto, “nonostante i fattori di incertezza che agitano il contesto”, il trend positivo proseguirà anche per il 2023. In particolare, la produzione crescerà a 7.565 milioni (+4,3% rispetto al 2022), “in virtù dell’incremento registrato dalle esportazioni, che si attesteranno a 3.375 milioni di euro (+3,1%), e dalle consegne dei costruttori sul mercato interno, che sono attese in crescita del 5,3% a 4.190 milioni di euro”.
Anche il consumo continuerà a crescere attestandosi a 6.820 milioni di euro, pari al 3,7% in più rispetto al 2022. Sebbene in misura minore rispetto alle consegne dei costruttori, anche le importazioni beneficeranno della vivacità della domanda interna segnando un incremento dell’1,3% che ne porterà il valore a 2.630 milioni di euro. Il dato di export/produzione scenderà ancora fermandosi al 44,6%.
La conferma che nel 2023 proseguirà la crescita registrata nel 2022, così come evidenziato dalle previsioni, arriva anche dall’analisi del carnet ordini dei costruttori italiani che nei primi nove mesi dell’anno (ultimo dato disponibile) risulta pari a 8,1 mesi di produzione assicurata, il valore più alto registrato negli ultimi 30 anni.
I dati sono stati accolti con favore dai rappresentanti del settore. La presidente di Ucimi Barbara Colombo ha sottolineato come “nonostante i problemi di contesto” il 2022 abbia segnato nuovi record per i costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione “che hanno raggiunto risultati mai toccati prima per quasi tutti gli indicatori economici”.