Un portale per il reclutamento dei professionisti da parte della Pa, che si va a sommare a un novo sistema per le procedure concorsuali pubbliche per raggiungere uno degli obiettivi cardine del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ovvero l’efficientamento della Pubblica amministrazione. Il decreto Reclutamento, approvato in prima lettura al Senato lo scorso 30 luglio, introduce un nuovo sistema di selezione e di inserimento dei professionisti nella Pa, che sarà incentrato in particolare sul nuovo portale, in sperimentazione già ad agosto e in funzione probabilmente a settembre, come annuncia dal ministro della funzione pubblica Renato Brunetta.
Il luogo dove si realizzerà l’incontro tra domanda e offerta di lavoro pubblico sarà il Portale del reclutamento “una nuova, rivoluzionaria, opportunità per attuare la riforma del reclutamento garantendo la massima digitalizzazione e la massima trasparenza di ogni selezione”, come si legge nelle slides pubblicate dal dipartimento della funzione pubblica.
Il Portale rappresenterà la porta virtuale unica di accesso alla Pubblica amministrazione per i concorsi pubblici ordinari, per le procedure di reclutamento straordinarie legate all’attuazione del Pnrr e per la mobilità del personale pubblico. “In un unico spazio, ogni cittadino potrà monitorare i bandi concorsuali delle amministrazioni su una mappa interattiva georeferenziata, registrarsi attraverso Spid, Cie e Carta nazionale dei servizi inserendo il proprio curriculum attraverso un form apposito, inviare la domanda di partecipazione, pagare la tassa attraverso PagoPa e seguire le procedure di selezione dall’avvio alla pubblicazione delle graduatorie finali”, si legge ancora nelle slides.
Per far funzionare al meglio il portale e il raccordo con le professioni, lo scorso 16 luglio il ministero ha siglato un protocollo con Rpt (Rete delle professioni tecniche) e Cup (Comitato unitario delle professioni). “L’accordo, che avrà un orizzonte temporale di almeno cinque anni, punta a diffondere le opportunità di lavoro nella Pubblica amministrazione, anche attraverso la realizzazione o l’implementazione di piattaforme digitali anagrafiche a disposizione degli iscritti agli ordini e ai collegi, collegate al Portale del reclutamento. Analoghe intese saranno siglate anche con le professioni non ordinistiche”, fanno sapere dal ministero.
Per i professionisti, ordinistici e non ordinistici, il decreto legge prevede l’inserimento in elenchi sul Portale del reclutamento. Ciascun elenco è suddiviso in sezioni corrispondenti alle diverse professioni e prevede l’indicazione, da parte dell’iscritto, dell’ambito territoriale di disponibilità all’impiego. Gli elenchi saranno organizzati secondo i requisiti stabiliti con un decreto del ministro per la Pubblica amministrazione, previa intesa con la Conferenza Unificata, entro 120 giorni dall’entrata in vigore del dl. Per l’attribuzione degli incarichi di collaborazione, le amministrazioni devono chiamare almeno quattro professionisti o esperti tra quelli iscritti nel relativo elenco in ordine di graduatoria e scegliere a chi attribuire l’incarico sulla base di un colloquio. Le amministrazioni devono pubblicare sul proprio sito Internet tutte le fasi della procedura. Nella versione originaria, la norma richiedeva un’anzianità di iscrizione all’albo di almeno cinque anni, requisito che è stato eliminato durante il passaggio in commissione.
Oltre alle assunzioni che saranno generate dal portale, il decreto prevede infine anche il conferimento di incarichi di collaborazione a 1.000 esperti per il supporto alle amministrazioni locali nella gestione delle procedure complesse (come le valutazioni ambientali).
Regioni del Mezzogiorno: nuovi contributi per crescita sostenibile e competitività delle PMI
Arrivano risorse fresche per sostenere il processo di transizione delle piccole e medie imprese del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) Nuovi contributi per crescita sostenibile e competitività delle PMI, in linea con...