Tribunale dei brevetti Ue: Parigi e Monaco superano (per ora) Milano

da | 18 Mag 2023 | Design

Tribunale dei brevetti Ue: dal prossimo 1 giugno, con l’entrata in vigore del nuovo sistema europeo dei brevetti unitari, partirà l’attività del Tribunale unificato.

Ma la terza sede della divisione centrale non sarà più -come ipotizzato nei mesi scorsi- Milano.

Il capoluogo lombardo perde così la sua corsa alla candidatura, come si legge su “unified patent court”, il sito del Tribunale unitario per i brevetti “nella seduta dell’8 maggio 2023, il Presidio del Tribunale unificato dei brevetti ha deciso che, a partire dal 1° giugno 2023, i procedimenti pendenti dinanzi alla sezione centrale e relativi ai brevetti nella sezione IPC (A) siano assegnati alla sede di Parigi. Mentre quelli che ricadono nella sezione IPC (C) sono assegnati alla sezione di Monaco”. In pratica tutta l’area farmaceutica e human necessities saranno di competenza della sede francese, mentre quelli relativi alle materie della chimica e della metallurgia della sede tedesca.

La formulazione dell’articolo 7, paragrafo 2, dell’accordo, si legge ancora sul sito, prevedeva che le azioni pendenti dinanzi alla divisione centrale relative a queste due sezioni IPC avrebbero dovuto essere assegnate a una sezione da stabilirsi a Londra. Tuttavia, dopo che il 20 luglio 2020 il Regno Unito ha ritirato la ratifica dell’accordo su un tribunale unificato dei brevetti, il comitato preparatorio ha interpretato quell’articolo e il suo allegato, relativo quindi all’attribuzione delle cause a una sezione della divisione centrale di Londra come inefficace e che la competenza per questi casi poteva essere trattata provvisoriamente, fino a quando non sarebbe stata adottata una decisione definitiva sulla creazione di un’altra sezione della divisione centrale.

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Dunque le trattative per la terza sede si sono rivelate più complicate del previsto, tanto che in una fase dell’accordo Milano avrebbe potuto sostituire Londra, ma solo se fosse stata disposta a lasciare una quota piuttosto significativa delle competenze londinesi a Monaco e Parigi. La prima che aveva rivendicato i casi di chimica e metallurgia e la seconda invece la competenza sui brevetti farmaceutici.

Certo è che Milano poteva essere il luogo adatto, se come evidenziò uno studio promosso dal Consiglio Nazionale dei Periti Industriali a supporto dell’attività politica europea sulla materia, l’Italia è tra le tre prime opzioni per numero di brevetti europei dal 2013 e un importante acceleratore di cultura e prassi giuridiche europee in ambito brevettuale. Secondo i dati poi la Lombardia, e nello specifico Milano, poteva essere il territorio italiano più adatto e pronto ad accogliere il TUB.

L’introduzione del brevetto europeo ad Effetto Unitario resta comunque una rivoluzione senza precedenti nel panorama brevettuale Europeo, così come la nascita del nuovo Tribunale Unificato dei Brevetti Europei (“TUB”), che avrà giurisdizione esclusiva per le controversie relative alla contraffazione e alla validità dei brevetti ad Effetto Unitario e dei brevetti Europei. Sarà quindi un Tribunale internazionale in materia brevettuale, che avrà il compito di applicare il diritto sostanziale contenuto nell’Accordo nonché nell’intero pacchetto di norme rilevanti in base all’ordine gerarchico individuato nell’Accordo stesso. Il nuovo tribunale sarà anche autonomo dagli orientamenti dei tribunali specializzati dei singoli Paesi aderenti.

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