Presentate le linee guida per il futuro del settore, che occupa oltre un milione di lavoratori nel continente
Oltre 200 azioni raggruppate in 8 macrogruppi per realizzare la transizione verde e digitale e migliorare la resistenza del settore della chimica.
È il succo di “The chemical industry transition pathway”, ovvero le nuove linee guida europee per la chimica, pubblicate alla fine di gennaio.
Un “risultato unico”, per usare le parole del presidente del consiglio europeo delle industrie chimiche (Cefic) Martin Brudermueller. “Finora siamo l’unica industria ad alta intensità energetica ad avere un percorso dedicato per affrontare la transizione. Il successo di questo percorso sarà determinante per il futuro della nostra Industria in Europa per i prossimi decenni. Noi siamo pronti a fare la nostra parte per realizzarlo, lavorando accanto alla Commissione europea, i governi degli Stati membri e il Parlamento europeo”, ha aggiunto il presidente Cefic.
Le linee guida sono presentate in una sezione dedicata sul sito del Cefic. Per prima cosa vengono riportati alcuni numeri: più di 1,2 milioni di posti di lavoro (fino a 19 milioni di lavoratori lungo la filiera), la quarta industria manufatturiera del continente, quasi 600 miliardi di vendite e 10 miliardi di investimenti in ricerca e sviluppo.
Viene poi aggiunto come “le sostanze chimiche, presenti in circa il 95% dei manufatti, sono alla base delle principali catene del valore in Europa”.
Piani di Azione
Le linee guida prevedono quattro piani di azione:
- “Going circular”, ovvero la necessità di ridurre il consumo di risorse non rinnovabili, aumentare il riciclo e, in generale, ridurre le emissioni;
- “Going digital”, punta tutto sulla digitalizzazione come chiave di volta per la sostenibilità e la crescita del settore;
- “Going climate neutral” pone l’accento sulla necessità di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050;
- “Transition to safe and sustainable chemicals”, ovvero potenziare gli investimenti di ricerca e sviluppo per produrre sostanze sempre più sicure, eliminando gradualmente le sostanze più nocive dai prodotti di consumo.
“La nostra industria”, si legge ancora sul sito Cefic, “deve cambiare il modo in cui produciamo e ciò che produciamo, e lo deve fare in meno di trent’anni. La sfida è senza precedenti e richiede miliardi di investimenti”.
Sono circa 200, come detto, le azioni previste dalle linee guida, che si muovono lungo 8 direttrici principali: sostenibilità, investimenti, ricerca e sviluppo, leggi e norme, dipendenza energetica, infrastrutture, skill e impatto sociale.