Dal prossimo 10 ottobre le imprese potranno presentare le domande per ricevere le agevolazioni previste dal nuovo stanziamento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) sulla transizione “green”
Il Fondo
Si tratta di risorse che ammontano a un totale di 300 milioni di euro, a valere sul “Fondo per il sostegno alla transizione industriale”.
Obiettivo del Fondo è favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.
L’operatività del Fondo è disciplinata dal decreto interministeriale ministeriale 21 ottobre 2022.
Quali imprese possono richiedere le agevolazioni
Le imprese italiane di qualsiasi dimensione (quindi sia grandi, sia PMI, sia micro), in particolare quelle che operano nei settori estrattivo e manifatturiero, possono richiedere l’agevolazione.
Bisogna in ogni caso essere in possesso di determinati requisiti, alla data di presentazione della domanda, e cioè:
- essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
- operare in via prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
- non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019;
- non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
- essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;
- non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022.
I programmi finanziati
Le imprese potranno chiedere agevolazioni nella forma del contributo a fondo perduto, per programmi di investimento che perseguono:
- l’efficientamento energetico, cioè una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 38 del GBER;
- il cambiamento fondamentale del processo produttivo, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER;
- l’installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento (le spese connesse rientrano con un limite del 40%);
- la riduzione dell’utilizzo delle risorse tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 47 del GBER.
Tali programmi devono prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 e 20 milioni di euro.
Spese ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’art.7 del decreto del 21 ottobre 2022 relative all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino:
- Suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile)
- Opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali);
- Impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione;
- Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate.
Tipologia di agevolazioni
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto, con specifiche percentuali in base alla tipologia dell’investimento sostenuto.
La domanda
Le imprese possono presentare la domanda esclusivamente on line attraverso la procedura informatica accessibile nell’apposita sezione “Fondo per il sostegno alla transizione industriale” del sito web Invitalia, a partire dalle ore 12 del 10 ottobre 2023 e fino alle ore 12 del 12 dicembre 2023.