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Superbonus, opere pubbliche e caro materiali: le novità del Decreto Omnibus

da | 10 Ago 2023 | Costruzione, ambiente e territorio

Approvazione decreto legge Omnibus: disposizioni urgenti a tutela degli utenti e in materia di attività economiche e investimenti strategici

Proprio a ridosso delle ferie estive, il Governo è intervenuto approvando un decreto legge, battezzato ‘Omnibus’ o ‘Asset e Investimenti’ (Disposizioni urgenti a tutela degli utenti e in materia di attività economiche e investimenti strategici), che introduce disposizioni urgenti a tutela degli utenti e in materia di attività economiche e investimenti strategici.

L’intervento legislativo – fa sapere Palazzo Chigi – ha lo scopo, tra l’altro, di:

  • rifinanziare il fondo mutui sulla prima casa e individuare risorse da utilizzare per ridurre la pressione fiscale; assicurare la tutela degli utenti dei servizi di trasporto aereo e terrestre;
  • incentivare gli investimenti, anche in riferimento al settore dei semiconduttori e della microelettronica.

 

Investimenti pubblici e privati

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Il testo, tra l’altro, prevede:

  • l’estensione a 10 anni del termine per il recupero degli incentivi per le grandi imprese, al fine di contrastarne la delocalizzazione;
  • per gli investimenti esteri pari ad almeno un miliardo di euro, riconosciuti di preminente interesse strategico nazionale dal Ministero delle imprese e del Made in Italy, introduce la possibilità di nominare un commissario straordinario di Governo che, anche avvalendosi dell’Unità di missione attrazione sblocco degli investimenti, assicura il coordinamento e l’azione amministrativa necessaria per la tempestiva ed efficace realizzazione;
  • l’anticipo di alcune misure urgenti del Piano Nazionale per la Microelettronica, destinando al settore circa 700 milioni di euro, attraverso un credito d’imposta maggiorato per la ricerca e lo sviluppo nel settore dei semiconduttori.

 

Superbonus unifamiliari: nuova proroga al 31 dicembre 2023

Una delle norme proroga di ulteriori 3 mesi il tempo a disposizione dei proprietari delle case unifamiliari che stanno eseguendo lavori inerenti il Superbonus edilizio: le case ‘singole’ sulle quali, entro il 30 settembre 2022, sono stati completati almeno il 30% dei lavori (SAL), prenderanno infatti il Superbonus ancora al 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023, con un’ulteriore proroga di 3 mesi rispetto a quanto concesso, in ultima istanza, dal Decreto Cessioni.

Ma non è tutto. Il provvedimento stabilisce che i crediti da Superbonus non utilizzati derivanti dall’esercizio opzioni alternative (cessione o sconto in fattura) che risultino inutilizzabili per motivi diversi dal decorso dei termini di fruizione, devono essere oggetto da parte dell’ultimo cessionario di comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dall’avvenuta conoscenza dell’evento che ha determinato la non utilizzabilità del credito.

L’Agenzia delle Entrate stabilirà poi, con specifico provvedimento, le modalità con le quali l’adempimento dovrà essere effettuato.

 

Fondo investimenti stradali nei piccoli comuni

Viene inoltre istituito un “Fondo investimenti stradali nei piccoli comuni”, dedicato alla messa in sicurezza e manutenzione delle strade, ponti e viadotti comunali.

Si tratta, in totale, di 50 milioni dal 2023 al 2025 nello stato di previsione del MIT: potranno presentare richieste di contributo i comuni fino a 5000 abitanti per interventi dal costo non superiore a 150 mila euro.

 

Caro materiali

Si interviene anche sul caro materiali, prevedendo circa 1 miliardo di euro per far fronte ai rincari e permettere la realizzazione di interventi indifferibili per l’alta velocità ferroviaria, finanziati con i fondi PNRR. Si tratta di Milano – Verona, Milano – Venezia, Terzo valico di Giovi.

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