Superbonus e cessione dei crediti tra scadenze e novità

da | 22 Mar 2023 | In evidenza

Comunità energetiche 2023

Superbonus e cessione dei crediti verso la proroga delle unifamiliari al 30 novembre

Mentre oggi in Commissione Finanze alla Camera si avviano i primi voti ufficiali agli emendamenti al DL Cessioni (11/2023), bisogna anche ricordarsi due scadenze importanti sempre con rifermento alle opzioni alternative (cessione e sconto in fattura), che cadono il 31 marzo e – di conseguenza – venerdì 24 marzo per quanto riguarda le asseverazioni ENEA.

Tutte le novità degli emendamenti al DL Cessioni

Ma partiamo dall’ennesimo cambiamento nelle regole per Superbonus, altri bonus edilizi e opzioni alternative, che la conversione in legge del DL 11/2023 ‘partorirà’ a partire dagli emendamenti che hanno avuto parere positivo dal MEF e saranno votati oggi pomeriggio alla Commissione Finanze di Montecitorio.

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La prima novità – della quale già si erano sentiti svariati rumors nelle scorse settimane – è la proroga al 30 giugno per la scadenza – prevista, oggi, al 31 marzo – inerente i lavori edilizi con Superbonus negli edifici unifamiliari che abbiano realizzato al 30 settembre almeno il 30% dei lavori. Tradotto: le case unifamiliari sulle quali, entro il 30 settembre 2022, sono stati completati almeno il 30% dei lavori (SAL) prenderanno il Superbonus nella vecchia aliquota maggiorata per le spese sostenute fino al 30 giugno 2023.

Sul discorso dei lavori in edilizia libera, invece, l’emendamento da approvare è relativo al riconoscimento della validità delle regole ‘ante-17 febbraio 2023’ per quegli interventi che, entro il 16/2, siano dimostrabili con autocertificazioni relative ai contratti o ai bonifici effettuati per acquistare i materiali.

Le altre novità, invece, riguardano:

  • la possibilità di spalmare la detrazione Superbonus su 10 anni anziché sui 5 attuali;
  • l’allargamento delle esenzioni al divieto di cessione del credito e sconto in fattura dopo il 17 febbraio: nello specifico, per gli interventi relativi all’abbattimento delle barriere architettoniche, i lavori nelle case popolari, delle ONLUS e nelle aree terremotate, si potrà ancora scegliere una delle due opzioni alternative alla fruizione diretta;
  • la proroga speciale per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle cessioni/sconti relativi al 2022: la scadenza del 31/3 dovrebbe essere posticipata al 30 novembre 2023 ma attraverso il meccanismo della ‘remissione in bonis’. Dovrebbe funzionare così, anche se qui saranno necessarie indicazioni dettagliate: basterà una manifestazione di interesse con l’istituto di credito e quando sarà formalizzata la cessione si potrà trasmettere al Fisco una comunicazione, dietro pagamento di una sanzione di 250 euro.

Le attuali scadenze

E’ evidente che alcune delle novità sopracitate si incastrano con le scadenze certificate dalle norme attualmente in vigore: tralasciando quella delle unifamiliari, meglio focalizzarsi su quella – sempre fissata al 31 marzo – entro la quale comunicare al Fisco le opzioni di cessione del credito e di sconto sul corrispettivo relative agli interventi eseguiti sulle singole unità immobiliari e sulle parti comuni degli edifici per quel che riguarda le spese per interventi edilizi sostenute nel 2022 e le rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese effettuate nel 2020 e nel 2021.

Il Milleproroghe ha concesso, da ultimo, una proroga (dal 16 al 31 marzo), ma –ad oggi – entro fine mese i soggetti beneficiari delle detrazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia, recupero o restauro della facciata degli edifici, riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti solari fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici, nonché per il Superbonus, sono tenuti a comunicare al Fisco in via telematica l’opzione per la cessione del corrispondente credito a soggetti terzi, oppure per il contributo sotto forma di sconto.

Tra l’altro, collegata a questa scadenza, per i lavori di efficientemente energetico (SuperEcobonus) c’è anche quella relativa all’asseverazione ENEA: come specificato dal Fisco in svariati provvedimenti e circolari, la comunicazione delle cessioni deve essere inviata «a decorrere dal quinto giorno lavorativo successivo al rilascio da parte dell’Enea della ricevuta di avvenuta trasmissione dell’asseverazione».

Ergo: bisognerà aver perfezionato la pratica ENEA al massimo entro venerdì 24 marzo (5 giorni lavorativi prima del 31).

Cosa succederà ai contribuenti che beneficeranno della ‘remissione in bonis’ di cui abbiamo parlato sopra, e che quindi potranno comunicare le opzioni entro il 30 novembre, lo scopriremo solo vivendo.

 

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