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S’impenna il lavoro autonomo nella Penisola

da | 26 Ott 2022 | Professioni a confronto

Per Inps parasubordinati e professionisti sono oltre 1,4 milioni

Sfondano il «tetto» del milione e 400.000 unità, nel nostro Paese, i lavoratori parasubordinati contribuenti (professionisti più collaboratori) nel 2021, con un balzo in avanti del 5,88%, al confronto con il 2020.

A scattare la fotografia è l’Osservatorio dell’Inps sul precariato, secondo cui tali occupati indipendenti hanno recuperato nell’anno quanto perso nel complesso dal 2015, stornando sostanzialmente al livello di quell’anno. A seguire, recita il documento dell’Istituto di previdenza pubblico, tra il 2020 e il 2021 recuperano, in particolare, i collaboratori che avevano subito un calo consistente negli anni scorsi con un +6,8% superando quota 995.000 (erano oltre 1,1 milioni nel 2015).I professionisti, al contrario dei collaboratori, registrano una crescita dal 2015 al 2021 pari al 34,6% toccando quota 434.862 unità; quando legge «lavoratori parasubordinati», va precisato, si intendono in questo contesto tutti coloro che, esercitando varie mansioni nel mercato, fanno riferimento alla Gestione separata dell’Inps, cui sono assicurati e a cui versano i contributi derivati dal proprio giro d’affari annualmente. Si tratta, si legge, di professionisti, se esercitano abitualmente, anche se in modo non esclusivo, un’attività di lavoro autonomo, e il versamento dei contributi è effettuato dal lavoratore stesso, mentre sono collaboratori, se l’attività è di collaborazione coordinata e continuativa e comunque il versamento dei contributi è eseguito dal committente entro il mese successivo a quello di corresponsione del compenso.

 

L’andamento di questi dati nei primi anni considerati, fa sapere l’Osservatorio, è legato alla stretta sui collaboratori prima della riforma Fornero nel 2012 e, poi, del «Jobs act» (la riforma del lavoro del governo di Matteo Renzi) che risale al 2015. Analizzando, a seguire, le corresponsioni, nel testo si precisa come sia aumentato tra il 2020 e il 2021 anche il reddito medio annuo dichiarato dagli occupati che ingrossano le fila dei parasubordinati, che è passato da 21.184 a 21.825 euro medi (+3.03%). Per i collaboratori, viene ancora evidenziato, l’importo medio annuo è salito da 23.720 euro a 24.499 euro (+3,28%) mentre per i professionisti è aumentato da 15.537 a 15.701 euro (+1,06%); nel 2021 il 46,9% dei collaboratori risulta essere esclusivo e mono-committente, con un reddito medio annuo pari a 20.607 euro. Le entrate medie della platea, comunque, sono calcolate in funzione non soltanto del numero di committenti, ma anche delle altre variabili di classificazione, come in particolare il tipo di rapporto di lavoro. Tra i collaboratori troviamo 371.598 donne e 624.025 uomini, mentre tra i professionisti, l’Inps rileva 199.720 donne e 235.142 uomini. In conclusione, rispetto al 2020, lo scorso anno sono incrementati sono soprattutto i parasubordinati under 30 (+17,98% a 226.389 unità), mentre gli over60 sono saliti del 4,82%; la maggior parte dei parasubordinati si colloca nella fascia anagrafica tra i 30 e i 59 anni.

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