Dentro una delle risposte alle svariate interrogazioni parlamentari di inizio settimana, c’è l’apertura che tutti aspettavano in materia di Superbonus 110% per le abitazioni unifamiliari (alcuni le chiamano ‘villette’, ma sono tutte le case singole).
Il sottosegretario al MEF Federico Freni, infatti, rispondendo lo scorso 29 marzo 2022 all’interrogazione parlamentare n.5-07776, ha spiegato che il Governo sta compiendo le valutazioni del caso e che, compatibilmente con la stesura del DEF (documento di economia e finanza), il Superbonus 110% potrebbe essere esteso al 31 dicembre 2022 anche per chi non ha completato il 30% dei lavori edilizi, sulla propria abitazione, entro il 30 giugno 2022.
Più semplicemente: non ci sarà bisogno, per le villette unifamiliari, di effettuare entro il 30 giugno 2022 almeno il 30% dei lavori (in gergo tecnico si tratta del SAL – stato di avanzamento lavori) per ‘prendere’ il Superbonus 110% che scade il 31 dicembre 2022 per questo tipo di immobili.
Come funziona oggi
Il Superbonus 110% per le abitazioni unifamiliari si può prendere fino al 31 dicembre 2022 a patto di aver completato almeno il 30% dei lavori entro il 30 giugno 2022.
Se questo 30% non è rispettato, il Superbonus si prende solo fino al 30 giugno 2022.
Viste le tante modifiche recenti in materia di Superbonus (pensiamo alla cessione del credito, prima infinita, poi una tantum, ora limitata a 3 ma con limiti stringenti dalla seconda), da più parti si chiede una proroga alla data sopracitata.
Proroga della scadenza: le ipotesi in campo
Ribadendo che per ora è solo una valutazione che il Governo e gli altri Ministeri interessati stanno affrontando sul tema, Freni ha precisato che eventuali decisioni saranno prese dopo l’applicazione del DEF 2022, in corso di predisposizione.
Il sottosegretario ha affermato che “sono in corso presso i competenti uffici dell’Amministrazione finanziaria e degli altri Dicasteri interessati approfondimenti istruttori per valutare una proroga del termine del 30 giugno 2022 per l’espletamento degli interventi sulle unità immobiliari unifamiliari compatibilmente con le previsioni inserite nel documento di finanza pubblica per il 2022 in corso di predisposizione“.
Queste le teoriche possibilità:
- proroga di qualche mese per l’effettuazione del 30% dei lavori;
- allineamento con la scadenza di fine anno, cioè di fatto eliminazione del vincolo del 30%.
Edifici unifamiliari: quali sono?
La definizione attuale più di “edificio unifamiliare” aggiornata è quella dell’articolo 1 comma 3 lettera i) del DM MISE 6 agosto 2020:
“per edificio unifamiliare si intende quello riferito ad un’unica unità immobiliare di proprietà esclusiva, funzionalmente indipendente, che disponga di uno o giù accessi autonomi dall’esterno e destinato all’abitazione di un singolo nucleo familiare. Una unità immobiliare può ritenersi «funzionalmente indipendente» qualora sia dotata di installazioni o manufatti di qualunque genere, quali impianti per l’acqua, per il gas, per l’energia elettrica, per il riscaldamento di proprietà esclusiva (ad uso/ autonomo esclusivo) e la presenza di un «accesso autonomo dall’esterno», presuppone che l’unità immobiliare disponga di un accesso indipendente non comune ad altre unità immobiliari, chiuso da cancello o portone d’ingresso che consenta l’accesso dalla strada o da cortile o giardino di proprietà esclusiva”.
NB – L’Agenzia delle Entrate ha chiarito successivamente che un’unità immobiliare può ritenersi “funzionalmente indipendente” qualora sia dotata di almeno tre delle seguenti installazioni o manufatti di proprietà esclusiva: impianti per l’approvvigionamento idrico, impianti per il gas, impianti per l’energia elettrica, impianto di climatizzazione invernale