Sardegna:500 milioni di investimenti su Banda ultralarga, connettività fondamentale per rilanciare l’isola
Oltre 600 mila edifici, tra palazzi e case, saranno dotati di banda ultralarga in Sardegna, consentendo agli abitanti di usufruire di connessioni ad alta velocità, 147 istituti scolastici saranno collegati con una velocità di almeno un gigabit al secondo per supportare la didattica, rappresentando una vera e propria rivoluzione nel settore dell’istruzione. E poi ancora la connettività sarà un obiettivo anche per il mondo della sanità, per riuscire a connettere tutti gli ospedali della regione a velocità mai viste prima, per non parlare di un piano speciale per le isole minori, come San Pietro e La Maddalena, per garantire loro un accesso adeguato alla connettività.
Interventi questi che fanno parte di un piano nazionale del valore di 6,7 miliardi di euro, denominato Pnrr, che si estenderà su cinque anni. Sono i numeri messi in fila dal sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all’Innovazione, Alessio Butti, in occasione del convegno “Reti ultraveloci, sfide e opportunità nella regione Sardegna” che si è tenuto a Cagliari il 30 giugno, a cui ha partecipato anche il Presidente del Consiglio nazionale dei Periti Industriali Giovanni Esposito. Dunque numeri importanti come ha sottolineato Butti che vogliono offrire alla Sardegna la connettività necessaria non solo per il turismo, ma anche per altri settori economici.
Questo investimento di mezzo miliardo di euro non è casuale, ma è essenziale per la Sardegna. Marco Bellezza, amministratore delegato di Infratel Italia, ha sottolineato l’importanza di tali investimenti per garantire la copertura radiomobile nella regione. Salvatore Deidda, presidente della commissione Telecomunicazioni della Camera dei Deputati, ha invece evidenziato le criticità riscontrate durante la visita del sottosegretario Butti nell’isola, sottolineando l’importanza di risolvere i problemi infrastrutturali nel settore tecnologico, considerando che la Sardegna è stata un tempo all’avanguardia con Videonline e Tiscali.
“Senza connessioni veloci non si riesce a fare alcuna transizione digitale, è un’esigenza sentita dalla Pubblica Amministrazione, dai cittadini e dalle imprese”, è stato il messaggio di Angelo Borrelli, capo del Dipartimento per la trasformazione digitale che ha ricordato il piano della Banda ultralarga con il quale il governo punta a realizzare infrastrutture di rete a banda ultra-larga che garantiscano, al 2026, la velocità di trasmissione di almeno 1 Gbit/s sull’intero territorio nazionale. Un piano ambizioso, che ha aggiunto ancora, sarà realizzato anche grazie alle competenze dei professionisti, tra cui periti industriali, ingegneri e architetti che ringrazio”.
Nel dettaglio Borrelli ha ricordato che per la Sardegna, realizzare i Piani operativi previsti dall’Investimento Reti ultraveloci e 5G del PNRR, significa fornire connettività a oltre il 52% dei civici regionali, per un totale di 663.874 civici; realizzare 18 nuove stazioni radio base e rilegare in fibra ottica 640 siti radiomobili già esistenti; fornire connettività e servizi di gestione e manutenzione a 147 sedi scolastiche; fornire connettività e servizi di assistenza tecnica e manutenzione a 629 strutture sanitarie; cablaggio di due isole (San Pietro e l’Asinara).