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I rivelatori incendio e le scelte tecnologiche

da | 19 Lug 2023 | News dalle aziende

Rivelatori Incendio

Come tutti sanno non esistono due incendi uguali. L‘andamento e la velocità di propagazione dipendono, infatti, dalle condizioni ambientali e dalla tipologia di materiale infiammabile presente. I rivelatori incendio devono quindi essere scelti in funzione delle condizioni ambientali del sito e di tutte le condizioni al contorno che permettano di identificare l’evento il più velocemente possibile. Una regola, forse banale ma che è bene tenere sempre a mente è la seguente: più veloce è la rivelazione di un incendio, più è facilmente controllabile e più velocemente le persone possono essere avvertite ed evacuate.

Al tempo stesso il rivelatore deve essere in grado di filtrare in modo affidabile tutte le variabili di disturbo per evitare falsi allarmi che, in molti casi, sono fonte di non affidabilità del sistema completo. Un sistema non affidabile, oltre a creare potenziali danni di tipo economico perde di credibilità nel momento in cui dovesse intervenire a seguito di un reale rischio di incendio.

Di conseguenza, la rivelazione precoce, associata all’affidabilità, è fondamentale, soprattutto in ambienti ad alto affollamento, aree con presenza di macchinari tecnologici e/o oggetti di valore e in ambienti dove sussistono condizioni ambientali critiche come freddo, gas di scarico, polvere e umidità.

Il metodo più semplice e naturale per rilevare un incendio è, chiaramente, analizzare i prodotti della combustione che, se misurati e valutati correttamente, assicurano un intervento tempestivo ed affidabile. L’incendio viene quindi identificato rilevando fumo, variazioni termiche di calore e gas caratteristici della combustione.

In base a quanto descritto è, di conseguenza fondamentale scegliere il rivelatore più idoneo in funzione delle sue caratteristiche di risposta e alle condizioni ambientali in cui viene installato.

Al fine di verificare se un rilevatore incendio è in grado di operare correttamente, le stringenti norme di prodotto definiscono una serie di fuochi di prova a cui il rivelatore stesso deve essere sottoposto. Malgrado ciò questi sono i requisiti minimi per l’ottenimento della certificazione e conseguente commercializzazione sul mercato. Non è detto, quindi, che rivelatori certificati secondo i medesimi standard rispondano allo stesso modo in termini di affidabilità e tempi di intervento quando installati.

Non possiamo affermare che tutti i rivelatori certificati siano identici e reagiscano al medesimo modo. Le grandezze rilevate sono certamente le medesime ma gli algoritmi e le metodologie di rivelazione dipendono dai vari produttori e si basano su esperienze e capacità progettuali di varia natura.

Nella progettazione degli impianti di rivelazione incendio è, quindi importante scegliere correttamente il rivelatore più adatto all’ambiente in cui viene installato, al fine di poter coprire tutti i potenziali scenari di incendio.

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ESSER, brand con esperienza di 50 anni nella rivelazione incendio, offre una vasta gamma di rivelatori ognuno dei quali adatto alle specifiche condizioni ambientali.

Oltre ai classici rivelatori puntiformi ottici di fumo e termici (declinati nella versione di massima e termovelocimetrica) ESSER propone tre ulteriori soluzioni innovative di rivelazione incendio, che possono essere utilizzate in ambienti con caratteristiche diverse:

 

 

 

Ambienti con elevata presenza di disturbi come polvere, umidità e fumo da sigaretta

Soluzione ESSER con TECNOLOGIA O2T: si basa sull’utilizzo di due trasmettitori ad infrarossi presenti nella camera di analisi ed intelligentemente orientati rispetto all’unico ricevitore presente.

Questa soluzione tecnologica è in grado di rilevare le forme e dimensioni delle diverse particelle, così da ridurre i falsi allarmi.

Ambienti con presenza di diverse tipologie di materiali

Soluzione ESSER con TECNOLOGIA OTBlue: si basa sull’utilizzo di un sensore che lavora nel campo del blu anziché nel campo dell’infrarosso. La lunghezza d‘onda ottica più corta facilita la rivelazione anche delle particelle più piccole. L‘intero spettro del fumo viene quindi analizzato con una sensibilità di gran lunga superiore rispetto ai rivelatori ottico termici tradizionali ed intervengono con tempestività, indipendentemente dal combustibile.

Questa soluzione tecnologica è adatta in ambienti dove possono essere presenti diverse tipologie di materiali o dove non si è in grado di definire quale materiale abbia maggior probabilità di prendere fuoco, rispetto a tutti gli altri.

Ambienti con possibilità di incendi covanti

Soluzione ESSER con TECNOLOGIA OTG: La classica rivelazione ottico e termica viene integrata dalla rivelazione gas. Il rivelatore è in grado di rilevare fino a 12 tipologie di gas dovuti alla combustione, al fine di ridurre i falsi allarmi e anticipare la rivelazione.

Adatto in ambienti difficili da evacuare e con presenza di persone oppure in ambienti dove si potrebbe generare un incendio di tipo covante (esempio biblioteche).

 

Per saperne di più: RIVELATORI INCENDIO ESSER

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