All’orizzonte una più strutturata legge sul differimento dei termini per malattia, o infortunio del libero professionista, che tuteli anche gli esponenti delle categorie tecniche. E non più soltanto coloro che devono svolgere adempimenti fiscali. È l’obiettivo che intende raggiungere FdI, il partito che ha sostenuto l’emendamento per proteggere il diritto alla salute (e alle cure senza il «peso» delle scadenze) dei professionisti iscritti ad Ordini e Collegi, riuscendo, con l’approvazione nella Legge di Bilancio per 2022, ad introdurre il principio nel nostro ordinamento.
Secondo quanto affermato oggi pomeriggio, a palazzo Giustiniani, a Roma, dal primo firmatario dell’iniziativa, il senatore Andrea de Bertoldi, si tratta di «una battaglia di civiltà»: ora, però, ha sottolineato, alla presenza dei vertici di Consigli nazionali, tra cui il Consiglio nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, Casse di previdenza e sindacati professionali occorre «far passare l’estensione di questo diritto costituzionale» agli obblighi previdenziali, a quelli processuali concernenti l’attività degli avvocati, nonché includendo nel perimetro della tutela gli obblighi amministrativi delle categorie tecniche. A tal proposito, il presidente degli ingegneri e coordinatore della Rete delle professioni tecniche (di cui fa parte anche il Consiglio nazionale dei periti industriali) Armando Zambrano ha parlato di un «risultato importante», ottenuto finora, sostenendo che «il mondo ordinistico continua ad essere un punto di riferimento sociale. Chiediamo che la norma, a questo punto, possa avere momento successivo, tutelando le altre professioni. Tutti – ha specificato – abbiamo problematiche con la Pubblica amministrazione, penso ai consulenti tecnici d’ufficio, oppure ai tecnici che devono redigere bozze di contratti», cui deve esser permesso di avere il tempo per curarsi, senza dover pensare agli oneri lavorativi.
La collaborazione tra FdI e le associazioni professionali «sta dando i suoi frutti: si tratta di tematiche per noi centrali», ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni, intervenendo telefonicamente al convegno, e aggiungendo che la sua formazione politica è pronta ad ascoltare i suggerimenti e le proposte della sfera dei lavoratori autonomi per migliorare non soltanto il testo sullo slittamento delle scadenze per la malattia, ma anche quello sull’equo compenso (approvato ad ottobre alla Camera e ora al vaglio dei senatori).
La responsabile nazionale del Dipartimento Professioni di FdI Marta Schifone ha ricordato che «in questa Legislatura abbiamo presentato 268 emendamenti alla Camera e 172 al Senato e abbiamo fatto un lungo percorso che va dalla giustizia preventiva alle start up innovative e allo scudo penale per i medici», grazie al dialogo e all’elaborazione delle istanze delle associazioni di categoria.
Infine, de Bertoldi, ha annunciato che, nel primo decreto utile all’esame del Parlamento, dopo le votazioni per il presidente della Repubblica, FdI presenterà una correzione per ampliare a 360° la protezione per i professionisti, in caso di incidente, o malattia.