Rifiuti inerti: ecco il nuovo decreto per i residui da demolizione ricostruzione

da | 2 Mag 2023 | Costruzione, ambiente e territorio

Nuovo decreto sui rifiuti inerti da demolizione e ricostruzione

Fino a sabato 6 maggio, tutti gli operatori interessati potranno inviare osservazioni e proporre modifiche al nuovo decreto sui rifiuti inerti da demolizione e ricostruzione, utilizzando una apposita scheda in cui sarà possibile commentare il testo e illustrare le proposte emendative. Lo ha annunciato il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, contestualmente alla consultazione pubblica sullo schema di DM che aggiorna la disciplina “End of Waste” per i rifiuti da demolizione e ricostruzione. La consultazione – alla quale si può partecipare con la scheda dedicata e allegata – si è resa necessaria in seguito a svariate segnalazioni di addetti ai lavori e stakeholders sul vecchio decreto, e peraltro a ridosso dell’entrata in vigore del decreto 152/2022 – End of Waste. Scheda di consultazione del DM Rifiuti Inerti

Le regole attuali

Il decreto 152/2022 del MITE ha fissato i criteri specifici nel rispetto dei quali i rifiuti inerti, derivanti dalle attività di costruzione e di demolizione, e gli altri rifiuti inerti di origine minerale, sottoposti a operazioni di recupero, cessano di essere qualificati come rifiuti, ai sensi dell’articolo 184-ter del d.lgs. 152/2006. Il decreto, che ha lo scopo di gestire i rifiuti speciali non pericolosi provenienti dal settore costruzioni e demolizioni, stabilisce: i flussi di rifiuti interessati (tra i quali ad es. quelli corrispondenti ai seguenti Codici EER 170102, 170103, 170107, 170302, 170504, 170508, 170904);

  • i criteri di conformità ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto;
  • gli scopi specifici di utilizzabilità (es. sottofondi stradali, ferroviari, aeroportuali, recuperi ambientali, riempimenti e colmate, confezionamento di calcestruzzi e miscele legate con leganti idraulici);
  • gli obblighi documentali.

I soggetti interessati, al fine di adeguarsi alle nuove disposizioni previste dal regolamento, entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto (3 maggio 2023), presentano una istanza di aggiornamento dell’autorizzazione alla gestione dei rifiuti o di AIA.

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Le novità del decreto di aggiornamento

Nel comunicato ufficiale, il MASE segnala che le modifiche e integrazioni al decreto 152 riguardano, tra l’altro:

  • l’ampliamento degli scopi specifici degli aggregati recuperati (ad esempio la produzione di Clinker, componente del cemento);
  • l’integrazione della tabella 2 (parametri da ricercare e valori limite) dell’Allegato 1 con l’inserimento di una ulteriore colonna avente limiti più alti per specifici utilizzi degli inerti;
  • l’introduzione di una ulteriore tabella 2a) (Parametri da ricercare e valori limite) in Allegato 1 dove i valori limite di concentrazione si applicano ai lotti di aggregato recuperato destinati all’utilizzo della produzione di Clinker per cemento che i tempi di conservazione dei campioni degli aggregati recuperati.

Sempre secondo il Ministero, la revisione del DM 152/2022 consentirà di gestire un maggior numero di rifiuti inerti, provenienti dal settore costruzione e demolizione, portando benefici in termini di sostenibilità. Testo del Decreto Ministeriale in consultazione

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