Decreto Aiuti quater in Commissione alla Camera
Scatterà domani, 4 gennaio, con la scadenza del termine per il deposito degli emendamenti, la «corsa», in Commissione Bilancio alla Camera, del Decreto Aiuti quater, uno degli ultimi testi governativi nei quali (oltre a quanto contenuto nella manovra economica per il 2023) si affronta con interventi decisi il «nodo» dei costi dell’energia, a seguito della guerra fra Russia ed Ucraina. Com’è noto, nel testo, varato dai senatori (con voto di fiducia) a ridosso del Natale, c’è, per i condomini del nostro Paese, la proroga fino al 31 dicembre 2022 dei termini per presentare la Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cilas) per poter beneficiare del Superbonus al 110%, specificando che le delibere assembleari che hanno dato il via libera all’esecuzione dei lavori devono risultare approvate entro il 18 novembre, data antecedente l’entrata in vigore dello stesso provvedimento dell’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni.
Nel quadro dei piani che sono stati messi in campo c’è tanto la proroga dei crediti d’imposta in favore delle imprese per compensare le spese per l’energia, quanto taglio delle accise sul carburante fino alla fine dell’anno appena trascorso, nonché la possibilità di rateizzare il pagamento degli aumenti in bolletta, rispetto all’anno precedente; con la conversione in legge del testo, vi è, poi, l’occasione per ritoccare (ancora una volta) la disciplina della cessione dei crediti nell’ambito del Superbonus 110% per cercare di sbloccare il mercato, arrivando così a collezionare la sesta modifica sullo stesso capitolo, effettuata in poco più di un’annualità. E, nel dettaglio, il Decreto Aiuti quater innalza da 2 a 3 il limite del numero di cessioni del credito ammesse, con la conseguenza che dopo la prima cessione, il credito può essere ceduto ancora al massimo per tre volte nei confronti di soggetti qualificati ovvero banche, intermediari e assicurazioni. La disposizione contiene, nel contempo, una misura finalizzata a sopperire alle esigenze di liquidità delle imprese che hanno realizzato interventi edilizi rientranti nella disciplina del Superbonus, giacché si contempla la possibilità che Sace (la società per azioni controllata da parte del ministero dell’Economia e delle finanze, specializzata nel settore assicurativo-finanziario) possa concedere garanzie in favore di banche, istituzioni finanziarie e soggetti abilitati al credito, per finanziamenti a favore di imprese che realizzano interventi nel campo delle costruzioni, finalizzati all’efficientamento energetico degli edifici, avviati in virtù del cosiddetto Decreto rilancio del governo di Giuseppe Conte, nella primavera del 2020, che diede il via all’applicazione dell’agevolazione fiscale del 110%.
A tal proposito, proprio oggi si è appreso che è stato siglato l’accordo tra Enercom Luce e Gas e Sace per facilitare le richieste di rateizzazione delle bollette di energia elettrica e gas, con l’intento di «creare le condizioni più favorevoli» ai clienti del gestore che opera nella vendita di energia elettrica, gas e servizi, per negoziare la dilazione dei pagamenti attraverso Cauzione Energia Pmi, una soluzione interamente digitale, messa in campo da Sace BT – la società del Gruppo Sace specializzata nell’assicurazione dei crediti commerciali a breve termine, nelle cauzioni e nella protezione dei rischi della costruzione – per sostenere le Pmi italiane colpite dall’aumento dei costi energetici.