Sulla Gazzetta Ufficiale n. 85 del 9 aprile 2021 è stato pubblicato l’attesissimo D.M. Interno (di concerto con il Ministero della Salute) 29 marzo 2021, recante “Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi per le strutture sanitarie”.
Questa pubblicazione completa per ora gli allegati al decreto ministeriale 3 agosto 2015 successivamente modificato dal dm 18 ottobre 2019, cioè il cosiddetto codice di prevenzione incendi. Questo impalcato normativo costituisce l’approccio prestazionale, oggi possibile per molte attività tra quelle elencate nell’allegato I al DPR 151/2011 consentendo così ai professionisti antincendio di redigere progetti esattamente conformanti alle esigenze dei singoli committenti che nel caso delle strutture sanitarie sono sia pubblici che privati.
Nel delicato e a volte complesso panorama del campo di applicazione delle singole norme di prevenzione incendi questa nuova regola tecnica verticale si colloca nell’insieme di quelle applicabili su base volontaria (il cosiddetto Doppio Binario). Per la costruzione di una nuova struttura sanitaria oggi e domani sarà ancora possibile scegliere tra l’approccio prescrittivo dettato dal D.M. 18 settembre 2002 e questo nuovo approccio prestazionale secondo le indicazioni del D.M. 3 agosto 2015 completato dalla regola tecnica verticale stessa.
È pertanto assolutamente necessario un approfondimento sugli aspetti applicativi dei due diversi approcci valutati sia in termini di complessità progettuale e impiantistica, che di impatto economico, ma soprattutto di reale efficacia nella sicurezza di un sistema di occupanti molto debole come lo sono i pazienti di una struttura sanitaria.