Superbonus prorogato a metà, crediti sulle ristrutturazioni e sull’efficientamento energetico confermati e addio al bonus facciata. Dovrebbe prendere forma in questi termini il riordino complessivo dei bonus edilizi attualmente in vigore così come confermato dal via libera del Consiglio dei ministri all’unanimità al Documento programmatico di bilancio (Dpb), il documento che delinea l’ossatura della legge di Bilancio e che sarà trasmesso alla Commissione europea e al parlamento.
La conferma delle misure arriverà solo con il testo del ddl di Bilancio per il 2022, che dovrebbe approdare sul tavolo del CdM la prossima settimana. Nel frattempo, sembra che le intenzioni del Governo già annunciate dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, siano di confermare le detrazioni, ma facendo i conti con le coperture.
Il capitolo più delicato, e più oneroso, inserito nella manovra riguarda per la parte tecnica il Superbonus, la maxi detrazione al 110% per specifici interventi di efficientamento energetico che possono a loro volta trainare sotto lo stesso sconto fiscale anche altri interventi di efficientamento energetico “standard”.
Al momento, la scadenza per i condomìni è fissata al 31 dicembre 2022, a prescindere dalla quota di lavori realizzata, e quella per gli edifici di edilizia popolare al 30 giugno 2023 o al 31 dicembre 2023 se entro il 30 giugno 2023 è stato realizzato più del 60% dei lavori. Con la manovra, la proroga dovrebbe essere totale, senza alcuna condizione.
Cosa accadrà per gli altri edifici? Il Governo sembra intenzionato a non ritoccare le scadenze, che per gli edifici unifamiliari e gli edifici fino a 4 unità immobiliari sono fissate al 30 giugno 2022.
La proroga al prossimo anno, negata al bonus facciate, sarà invece concessa alle due agevolazioni “ordinarie” del 50% per il recupero e le ristrutturazioni edilizie semplici e del 65% per gli interventi di efficientamento energetico che non rientrano nel Superbonus (per esempio gli interventi sulle singole unità immobiliari non “trainati” dal 110%). Negli sconti del 50% per le ristrutturazioni rientreranno dal 1° gennaio (fanno testo i pagamenti effettuati con bonifici) anche gli interventi sulle facciate che non potranno più godere del super sconto.