Ancora non raggiunto l’accordo definitivo, ma si apre uno spiraglio
L’accordo sul tetto del gas a livello europeo potrebbe essere ratificato definitivamente a dicembre. I paesi comunitari pare abbiano trovato un’intesa, con una sessione straordinaria del Consiglio il prossimo 13 dicembre, che potrebbe risolvere la situazione. È quanto emerso dall’ultimo consiglio Ue, riunitosi in questi giorni proprio per discutere delle misure in maniera di energia e, in particolare, del price cap. Il ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha annunciato la contrarietà dell’esecutivo all’ipotesi circolata in questi giorni: “così com’è, il price cap noi non lo voteremo”, le parole del ministro. L’Italia, insieme ad altri 14 stati membri, per esprimere la sua contrarietà non voterà neanche altre misure su cui concordavano, proprio per fare pressione sul price cap. “Abbiamo appena terminato una riunione tra i ministri dei paesi critici verso la proposta della Commissione”, le parole espresse ieri da Fratin, “è condivisa la posizione di non aderire alla proposta presentata dalla Commissione europea”.
Successivamente, come accennato, una bozza di accordo pare essere stata trovata, con la discussione che potrebbe arrivare appunto il 13 dicembre “comunque, ora c’è un documento base”, le parole di Fratin riportate da Adnkronos, “al contrario di quanto era successo la volta scorsa, a fine ottobre. Rispetto alla proposta della Commissione, ci sono state delle critiche, e la posizione dell’Italia era di non condivisione dell’impostazione data. Il risultato è stato che quel documento rimane la base, ma con l’impegno di tutti a lavorare nei prossimi giorni, naturalmente con la Commissione, ma anche nel confronto dei vari Stati, per un obiettivo di convergenza, per raggiungere quindi l’accordo sul fronte prezzo”. Secondo il ministro, si deve “abbandonare un numero di tetto e determinare dei criteri di intervento, perché lo scopo fondamentale è avere criteri di intervento unitario da parte dell’Ue per evitare la speculazione”.
Insomma, un’ipotesi di bozza, che però non lascia sicuri sulla sua reale approvazione. Troppe, ancora, le discordanze tra gli attori coinvolti. “Il processo legislativo segue la normale procedura, la Commissione ha presentato una proposta “sul tetto al prezzo del gas e spetta al Consiglio decidere. Non abbiamo assolutamente dato alcun segnale che metteremo un’altra proposta sul tavolo”, sono ad esempio le parole del portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, rispondendo a una domanda sulla possibilità che Bruxellese presenti un nuovo testo sul meccanismo di correzione dei prezzi.