Occupazione al 29%, mentre 8 manager su dieci sono uomini
Donne sottorappresentate nel settore Stem e ancora di più guardando ai ruoli manageriali. Se, infatti, l’occupazione “in rosa” nei settori ad alto contenuto scientifico, tecnico e tecnologico è del 29%, guardando ai manager otto su dieci sono uomini.
Questo nonostante la crescita degli ultimi anni sia delle donne che hanno intrapreso percorsi universitari in queste discipline sia la stessa partecipazione al mercato del lavoro nel settore. È quanto emerge dalla ricerca realizzata dal social network LinkedIn, che è stata pubblicata nel rapporto presentato al Global Gender Gap del World Economic Forum 2023.
In generale, si apprende dal report, l’assunzione di donne in ruoli di leadership è scesa ai livelli del 2021 in tutte le principali economie. Guardando solo al settore Stem, negli ultimi otto anni i tassi di assunzione femminili in posizioni di leadership di tale categoria sono aumentati lentamente, al ritmo di circa l’1% all’anno a livello globale.
Le donne rappresentano però, come detto, solo il 29% della forza lavoro nel settore stem, mentre 8 ruoli di leadership su 10 sono occupati da uomini. Secondo gli analisti Linkedin la pandemia di Covid-19 ha ampliato il gap tra uomini e donne quando si tratta di posizioni rilevanti nel settore stem.
“Le donne sono state quelle più pesantemente colpite dagli shock del mercato. Nel 2022 e nel 2023, le carriere femminili hanno subito ancora una volta il peso maggiore del rallentamento. Nel primo trimestre del 2023, la percentuale di donne in ruoli dirigenziali è scesa al 32%, lo stesso livello minimo raggiunto durante la pandemia del 2020”, si legge ancora nel report.
I dati globali forniti da LinkedIn che coprono 163 paesi mostrano che, mentre le donne rappresentano il 41,9% della forza lavoro nel 2023. Quindi, la quota di donne in posizioni di leadership senior è inferiore di quasi 10 punti percentuali al 32,2%.
“Sappiamo che questi problemi sono sistemici e che richiedono quindi una risposta sistemica. Pratiche di assunzione inclusive, visibilità delle donne nei posti di lavoro più importanti e opportunità di aggiornamento e di crescita professionale contribuiranno ad invertire questa preoccupante tendenza, ma dobbiamo agire subito”, è il commento al report di Sue Duke, head of global public policy di LinkedIn.