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PNRR, tutti i finanziamenti del MASE: idrogeno, economia circolare, rifiuti e teleriscaldamento

da | 5 Gen 2023 | Ambiente, cave e miniere

Pioggia di opportunità: il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, a ridosso di Capodanno, ha pubblicato svariati bandi/investimenti di matrice PNRR e non per le imprese. Vediamoli

Idrogeno, economia circolare, rifiuti e teleriscaldamento

450 milioni per l’idrogeno nell’industria

Il decreto direttoriale, per un totale di 450 milioni di euro, dà il via libera alla realizzazione delle hydrogen valleys.

Si tratta di un investimento PNRR con cui il MASE intende sostenere la produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse, soprattutto del sud Italia, con il duplice obiettivo di convertire gli stabilimenti inutilizzati e favorire la crescita delle fonti energetiche rinnovabili.

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L’idrogeno verde sarà direttamente utilizzato nell’industria, nelle PMI e nel trasporto locale – dichiara in merito il viceministro Vannia Gava -, promuovendo così la crescita economica locale in un’ottica di decarbonizzazione e maggiore sostenibilità”.

Il provvedimento, a cui è allegato anche il bando tipo che le Regioni e le Province autonome possono utilizzare per la concessione dei finanziamenti, consentirà di procedere con l’aggiudicazione degli appalti entro il primo trimestre del 2023.

Nello stesso periodo il Ministero assegnerà anche 2 miliardi per l’utilizzo dell’idrogeno nell’industria hard-to-abate, contribuendo così, alla progressiva introduzione di vettori energetici rinnovabili in sostituzione dei fossili.

Economia circolare, finanziati impianti per 464 milioni

Il viceministro Gava ha annunciato anche la pubblicazione di ben quattro graduatorie inerenti ad altrettanti progetti ‘faro’ di economia circolare nell’ambito del PNRR.

L’investimento, il cui plafond complessivo ammonta a 600 milioni di euro per quattro linee di intervento, è destinato alle imprese con contributi a fondo perduto ed è tutto volto al miglioramento dei sistemi di raccolta differenziata e degli impianti di trattamento e di riciclo di specifici materiali.

Nello specifico si tratta di avvisi per l’ammodernamento o realizzazione di impianti per il miglioramento della raccolta e riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche RAEE, di carta e cartone, di frazioni tessili e di rifiuti plastici.

Questi ultimi, in particolare, costituiranno un acceleratore straordinario per agganciare i target di riciclo – afferma Gava -. Le nuove tecnologie consentiranno, infatti, di azzerare gli scarti di materia che si ottengono dai tradizionali processi meccanici e di produrre, dai trattamenti chimici, vettori energetici come l’idrogeno o il metanolo da utilizzare nella produzione di carburanti”.

In totale sono 192 le proposte finanziate, di cui 115 al Sud e 77 Nord, sulla scorta del principio di riequilibrio infrastrutturale territoriale 60/40. Ma economie insistono ancora rispetto al plafond complessivo. “Il che ci darà la possibilità, opportunamente ricalibrato, di finanziarie ulteriori domande, a partire da quelle escluse” assicura il viceministro.

Rifiuti: finanziati con PNRR 192 progetti “faro” di economia circolare

Per un totale di 600 milioni di euro stanziati con risorse PNRR, il MASE dato il via libera a 192 progetti relativi agli investimenti “faro” di economia circolare per la meccanizzazione della raccolta differenziata e la creazione di ulteriori strutture di trattamento dei rifiuti.

Le risorse complessive, attribuite nel rispetto del regime comunitario in materia di aiuti di Stato, sono state destinate per il 60% alle Regioni del Centro-Sud e al 40% alle Regioni del Nord.

I progetti ammessi a finanziamento includono interventi per:

  • l’ammodernamento degli impianti esistenti e la realizzazione di ulteriori nuovi;
    il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettriche, elettroniche, carta e cartone;
  • la realizzazione di nuovi impianti per il riciclo dei rifiuti plastici, inclusi i cosiddetti rifiuti marini;
  • l’infrastrutturazione della raccolta delle frazioni di tessili pre e post consumo, la realizzazione di nuovi impianti di riciclo tessile e l’ammodernamento di quelli esistenti.

Teleriscaldamento: via libera a 29 progetti

L’investimento è da 200 milioni e riguarderà 9 Regioni: si tratta 29 progetti per lo sviluppo di reti di teleriscaldamento efficienti: raggiunta, in tal senso, una nuova “Milestone” (M2C3-9) prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che destina 200 milioni di euro per la realizzazione di reti di teleriscaldamento che utilizzano calore prodotto da fonti rinnovabili, recuperato o cogenerato, assieme all’elettricità, in impianti ad alto rendimento.

Il conseguimento degli obiettivi ambientali del nostro Paese – commenta il Ministro Gilberto Pichetto – richiede interventi a 360 gradi, incluso il sostegno al teleriscaldamento efficiente per sostituire l’uso delle fonti fossili per contenere le emissioni inquinanti specialmente nei centri urbani. “In questo modo il Ministero compie un importante passo avanti in direzione dell’efficienza e verso la riduzione dei consumi connessi alla climatizzazione degli edifici, in linea con gli impegni assunti a livello europeo e internazionale“.

In particolare sono Toscana, Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Trentino, Liguria, Lazio e Sardegna le Regioni in cui verranno realizzati gli investimenti che consentiranno di creare nuove reti o ampliare quelle esistenti per 253 km, con un risparmio annuo di 70 mila tonnellate equivalenti di petrolio.

Il decreto di finanziamento è stato pubblicato venerdì 23 sul sito del MASE.

Leggi il vecchio articolo sull’economia circolare

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