«Credibilità» Draghi: le risorse vanno spese «correttamente»
La «partita» che l’Italia sta giocando con la messa in opera delle missioni previste da Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) costituisce una opportunità per affermare la «credibilità» del nostro Paese. E ciò si sta realizzando mettendo al bando eventuali illeciti, mentre è «essenziale dimostrare che le risorse siano spese correttamente e che le riforme e gli investimenti siano portati a termine come previsto».
Ad esprimersi così il presidente del Consiglio Mario Draghi, che nel pomeriggio ha aperto la cabina di regia sull’iniziativa di matrice europea, con cui la Penisola e le altre nazioni europea dovrebbero raggiungere livelli più elevati di efficienza e di ripartenza economica, finanziaria, sociale ed ambientale; la convocazione è avvenuta per esaminare la relazione sullo stato di attuazione del Piano, che sarà successivamente trasmessa al Parlamento.
Il Pnrr, sono state le parole del capo del governo uscente, è «un’occasione unica per il rilancio dell’Italia, per il superamento delle diseguaglianze territoriali, di genere e generazionali che gravano sul Paese. La sua piena attuazione è fondamentale per la nostra credibilità», ha proseguito, «verso i cittadini e i partner internazionali. Dobbiamo mantenere gli impegni presi e, per farlo, c’è bisogno del sostegno di tutti». Fondamentale per Draghi è stato puntualizzare come fin dall’inizio siano state contemplate «forme di supporto e assistenza per gli enti attuatori, garantendo già dalla fase di progettazione degli interventi l’accesso agli strumenti messi in campo dalle società partecipate pubbliche. Per rispondere all’aumento del tasso d’inflazione, abbiamo rafforzato gli strumenti per adeguare i costi delle opere all’andamento dei prezzi. Abbiamo, inoltre – ha sottolineato – assicurato un incisivo sistema di monitoraggio e di controllo degli interventi anche al fine di evitare frodi e infiltrazioni criminali».
Nel Piano è stato inserito «un modo molto semplice e trasparente per valutare a che punto è la sua realizzazione: il numero di obiettivi e traguardi raggiunti alla fine di ciascun semestre. Dal raggiungimento di questi obiettivi, e da nient’altro», ha continuato Draghi, «dipende il disborso delle risorse europee. Nel primo semestre del 2022, l’Italia ha raggiunto ancora una volta tutti gli obiettivi del Pnrr, come ha accertato la Commissione Europea la scorsa settimana», pertanto, ha rammentato, «potrà ricevere altri 21 miliardi di euro, dopo i 45,9 miliardi ricevuti negli scorsi mesi».
Altro passaggio significativo dell’intervento del presidente del Consiglio in cabina di regia ha riguardato l’imminente «cambio della guardia», a palazzo Chigi. Il governo, ha detto, «ha adottato tutte le misure necessarie a favorire una efficace attuazione del Piano».
Adesso, ha concluso, «spetta, ovviamente, al prossimo governo continuare il lavoro di attuazione. E sono certo che sarà svolto con la stessa forza ed efficacia».