Istanze all’Eppi (Ente di previdenza di categoria), ma c’è tempo fino al 31 ottobre
Scatterà il 15 settembre la possibilità per i periti industriali che svolgono la libera professione di presentare richiesta di esonero (parziale) dal pagamento dei contributi alla propria Cassa previdenziale, l’Eppi, se in possesso dei requisiti indicati nel decreto interministeriale di attuazione della norma introdotta dalla Leggi di Bilancio per il 2021, pubblicato il 27 luglio scorso sul sito del ministero del Lavoro. L’Ente pensionistico privato, infatti, ha messo nero su bianco sul proprio portale ufficiale (www.eppi.it) tutte le informazioni utili agli iscritti che si trovano nelle condizioni per poter usufruire dell’opportunità di una decurtazione sui versamenti, fino ad un «tetto» massimo di 3.000 euro, per ciò che concerne i soli contributi soggettivi (sono esclusi, dunque, dall’aiuto statale il contributo integrativo e di maternità) che dovranno essere versati nel 2021. La misura (che potrà esser richiesta entro il 31 ottobre, e l’ordine di arrivo delle istanze, è bene sottolinearlo, non influirà sull’erogazione del beneficio) è indirizzata ai professionisti che nel 2019 abbiano percepito un reddito professionale pari o inferiore ai 50.000 euro, e che abbiano subito una riduzione di fatturato, nel 2020 rispetto al 2019, non inferiore al 33%; il reddito professionale «è calcolato secondo il principio di cassa, come differenza tra i ricavi, o i compensi percepiti e i costi inerenti l’attività», viene precisato. Per gli iscritti all’Eppi che abbiano cominciato a lavorare nell’anno 2020 non è richiesto il requisito del calo del fatturato, mentre coloro che si sono cancellati, avendo cessato l’attività nel 2021, potranno godere dell’esonero contributivo, in relazione alla contribuzione soggettiva da versare entro il 2021. Un «paletto» fondamentale per l’accesso all’esonero è, poi, che si sia in regola con il versamento dei contributi.
Il decreto interministeriale, viene evidenziato, ha inoltre confermato che «sono esclusi dalla misura i professionisti che, contemporaneamente alla libera professione, sono anche lavoratori dipendenti, o titolari di pensione diretta, ad eccezione dei pensionati di invalidità», nonché coloro che «si sono iscritti all’Eppi nell’anno 2021, e che si sono iscritti all’Eppi prima dell’anno 2020, ma che abbiano dichiarato nell’anno 2019 un volume d’affari pari a zero». L’eventuale contribuzione già versata nell’anno 2021, eccedente rispetto alla contribuzione soggettiva oggetto di esonero (saldo 2020 e primo acconto 2021), si informa, potrà essere richiesta a rimborso, o compensata secondo le procedure che comunicherà l’Ente di previdenza stesso.
Il 15 settembre, infine, oltre al giorno della partenza delle domande per richiedere l’esonero contributivo è anche la data nella quale i periti industriali associati alla Cassa sono tenuti a presentare il modello Eppi 03/2020 (la comunicazione reddituale, ndr).