Quello della certificazione delle competenze è sempre stato un tema delicato per il mondo delle professioni, per le quale l’abilitazione professionale era un requisito sufficiente a garantire la collettività. La domanda sul perché questo Consiglio nazionale abbia deciso di siglare un accordo con Certing, ente di certificazione che fa capo al Cni, per individuare e attivare specifici percorsi di certificazione condivisi, dedicati agli iscritti all’Albo dei Periti Industriali, non è quindi così peregrina.
L’obiettivo di questo nuovo accordo è semplice: mettere ogni professionista nelle condizioni di rispondere al meglio alle rinnovate esigenze del mercato. Certificare delle persone esperte, con competenze comprovate in procedimenti e settori specialistici, è certamente un vantaggio per tutti. Da un lato, si eleva il livello qualitativo dell’offerta in un determinato ambito professionale; dall’altro, si garantisce alla comunità̀ un ventaglio di professionisti con il know how necessario ad affrontare, gestire e risolvere situazioni complesse. In un mondo sempre più globalizzato come il nostro, ottenere una validazione delle proprie competenze, degli skills e delle capacità, è infatti certamente un valore aggiunto anche a livello internazionale. Nel nostro mondo tecnico-ingegneristico non esistono più i confini e se si vuole crescere è necessario avere a disposizione una vetrina interattiva dove condividere esperienze e competenze certificate. L’obiettivo prioritario è proprio quello di rendere attuale quella funzione di ‘garanzia’ a tutela della collettività che è alla base dell’istituzione degli Ordini professionali. La certificazione ci permette così di conoscere meglio gli iscritti all’albo e seguirne l’evoluzione professionale, valorizzando le capacità attuali e non solo quelle presentate al momento dell’iscrizione. Una garanzia sia per il professionista che per il cliente, l’impresa o la pubblica amministrazione che a lui si affida.