Pnrr: digitalizzazione dei servizi comunali
Altri 280 milioni di euro per la digitalizzazione dei servizi comunali, in attuazione di quanto previsto dal Pnrr. È stato infatti pubblicato sul sito del ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale un nuovo avviso che stanzia ulteriori fondi a favore degli enti locali per ammodernare le loro infrastrutture digitali. Questo dopo “il grande successo del primo avviso”, come si legge sul sito del ministero, “pubblicato lo scorso aprile, che ha visto l’adesione di 3.360 Comuni, circa il 43% del totale, e 400 milioni di euro stanziati”. I nuovi fondi serviranno a “migliorare l’esperienza digitale del cittadino e il loro rapporto con l’ente comunale quando ricercano informazioni, richiedono una prestazione o effettuano un adempimento”. Tutto questo grazie all’adozione di modelli standard per i siti e i servizi dei comuni, con interfacce “studiate per essere coerenti, fruibili e accessibili per tutti i cittadini”.
Come candidarsi
L’avviso permetterà agli enti di candidarsi per ricevere un sostegno economico-finanziario. Si potrà aderire a due pacchetti differenti: quello “cittadino informato” per i siti internet e quello “cittadino attivo” per i flussi di interfaccia relativi ai servizi. Le candidature dovranno essere inviate al ministero entro il 4 novembre. Oltre ai fondi stanziati con i due avvisi, il dicastero guidato da Vittorio Colao riporta anche le ulteriori metodologie immaginate in questi mesi per rendere più fruibili i siti delle pubbliche amministrazioni che, ricordiamo, sono necessari per le domande di contributi, le iscrizioni agli asili, le richieste di accesso agli atti o il pagamento della mensa scolastica, solo per citare qualche esempio. Tra queste metodologie viene riportata anche quella relativa ai modelli di Designers Italia; un sito in cui sono presenti una serie di standard “che facilitano tutte le fasi del processo progettuale per offrire un sito informativo ben strutturato, versatile e adeguato agli standard di qualità europei”. Oltre agli standard, sono presenti: checklist per tenere traccia delle attività da svolgere, documentazione con istruzioni dettagliate, diagrammi esplicativi, template html per velocizzare la creazione del front-end e temi Cms pronti all’uso. A ciò si aggiungono i flussi utili a digitalizzare cinque tipologie di servizi che agevolano i cittadini nell’accesso a quelli più diffusi e frequentemente utilizzati.
A breve, fanno sapere sempre dal ministero, verrà pubblicato anche l’applicativo di valutazione di adesione ai modelli, “che sarà messo a disposizione di pa e fornitori per consentire loro di tenere traccia della qualità dei risultati ottenuti”.