No a un sistema di progettazione, spreco di tempo e di risorse

da | 13 Gen 2022 | Il punto, Notizie

Siamo sorpresi e sconcertati nel vedere che si continua a insistere sul tema della centrale per la progettazione, un apparato costoso e dannoso, e soprattutto anacronistico. Purtroppo l’idea di assegnare allo Stato un ruolo di controllo sulle opere pubbliche non è nuova: era alla base dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, per fortuna poi decaduta e da più parti indicata come una delle cause del classico ingorgo a imbuto nella fase di controllo. Ricondurre a un unico soggetto la progettazione di beni ed edifici pubblici significa abbracciare una logica di standardizzazione che, per sua stessa natura, non potrà tenere conto di variabili fondamentali quali, le caratteristiche geomorfologiche, orografiche e idrografiche del territorio, insieme alle esigenze di natura sociale. Una direzione diametralmente opposta a quella che conduce a una progettazione di qualità, che pone il progetto al centro del processo.

Il disegno del futuro dei luoghi in cui viviamo ha bisogno di capacità di progettazione, di visioni strategiche e di competenze, messe al servizio della qualità della vita dei cittadini. Realizzare opere e spazi pubblici – luoghi privilegiati di costruzione delle comunità – inseriti nella specificità e nella particolarità dei territori del nostro Paese richiede, infatti, interventi progettuali, professionalità e approcci che sono sviliti da un sistema di progettazione centralizzata, inevitabilmente caratterizzata da modelli ripetitivi e limitativi rispetto alle potenzialità del progetto.

Per garantire la qualità delle prestazioni professionali e la trasparenza nel processo di esecuzione delle opere pubbliche è indispensabile puntare ad una chiara ed evidente distinzione tra controllori e controllati, riservando ai liberi professionisti e alle società di ingegneria la progettazione, la Direzione Lavori ed il Collaudo, mentre ai pubblici dipendenti, la programmazione delle opere, incluso il reperimento dei fondi, ed in fase esecutiva il solo controllo dei tempi e costi del processo realizzativo.

Pubblicità
Il nuovo Codice Appalti è realtà

Il nuovo Codice Appalti è realtà

Il nuovo Codice Appalti: si parte dal 1° luglio, novità per appalto integrato e livelli di progettazione Alla fine il nuovo Codice Appalti è stato approvato in via definitiva in tempo utile per quanto richiesto dal PNRR, cioè entro il 1° aprile, data in cui entrerà in...

Stop ai cibi sintetici in Italia

Stop ai cibi sintetici in Italia

Cibi sintetici: Lollobrigida “prima nazione a dire di no”. Meloni “a tutela delle famiglie e contro le discriminazioni” “L’Italia è la prima nazione che dice no al cibo sintetico e lo fa con un atto formale e ufficiale. Crediamo sia un risultato importante, che...

Il nuovo Codice Appalti è realtà

Il nuovo Codice Appalti: si parte dal 1° luglio, novità per appalto integrato e livelli di progettazione Alla fine il nuovo Codice Appalti è stato approvato in via definitiva in tempo utile per quanto richiesto dal PNRR, cioè entro il 1° aprile, data in cui entrerà in...

Stop ai cibi sintetici in Italia

Cibi sintetici: Lollobrigida “prima nazione a dire di no”. Meloni “a tutela delle famiglie e contro le discriminazioni” “L’Italia è la prima nazione che dice no al cibo sintetico e lo fa con un atto formale e ufficiale. Crediamo sia un risultato importante, che...

Iscriviti alla newsletter

Inserisci il tuo indirizzo email per ricevere aggiornamenti da Opificiumagazine.it

Grazie! Ti sei iscritto alla newsletter.

Pin It on Pinterest