Governo avanti sul Pnrr: ma a Roma e Napoli ci sono progetti a rischio
Nessun arretramento (specie sul fronte delle risorse in arrivo dall’Europa) sul grande programma di rilancio dello Stivale, il Piano nazionale di ripresa e resilienza: è lo stesso presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni a metterlo in evidenza, nelle ultime ore. Malgrado le rassicurazioni, però, in alcune aree del Paese, arrivino allarmi sui ritardi nella realizzazione delle opere. L’Italia «nel 2023 beneficerà di 35 miliardi del Pnrr», e l’Ue «conferma che, alla fine dell’anno, avrà tutte le risorse previste. Con buona pace di chi sperava che le perdesse, o ne perdesse una parte», ha affermato il capo del governo, sostenendo che «siamo molto soddisfatti per questi risultati ottenuti, avevamo promesso che l’Italia non avrebbe perso un euro, che le cose sarebbero andate bene, i nostri progressi e sforzi sono stati riconosciuti», ha proseguito Meloni.
Non la pensa così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che ha lanciato l’allarme sui finanziamenti del Piano, evidenziando come il ministro che ha la delega al Pnrr Raffaele Fitto abbia sostenuto che «la revisione è ancora una proposta, sulla quale ci sarà negoziato con Bruxelles», però, ha aggiunto, «coi tagli prospettati rischiamo di perdere definitivamente risorse». In particolare, ha dichiarato il primo cittadino del capoluogo campano, con il «restyling» delle misure ventilato dall’Esecutivo, i progetti dei comuni «definanziati» ammontano a 13,5 miliardi, con Napoli che si troverebbe ad essere la città più colpita, con un taglio di 824,8 milioni. Per Manfredi è importante ribadire, poi, che «la scelta di spostare questi progetti non deriva da una mancata capacità delle amministrazioni. Oltre il 90% ha rispettato i tempi facendo le gare, in molti casi sono state aggiudicate, i contratti sottoscritti, i cantieri aperti, o in via di apertura».
Nel Lazio, intanto, il Pd sollecita la giunta regionale di centrodestra a reperire le risorse economiche necessarie al completamento degli interventi previsti dai progetti già finanziati dal Pnrr sul territorio di Roma Città metropolitana, che da una prima stima riguardano almeno 101 Comuni, per complessivi 100 milioni, di cui 62 interessati dalla realizzazione, riqualificazione o rigenerazione di Poli sportivi per un totale di 58,8 milioni e 39 dalla ristrutturazione o realizzazione di Poli civici culturali per complessivi 41,48 milioni. E ricorda come, in base all’elaborazione effettuata da Openpolis su dati del Governo e dell’Anci (l’Associazione dei comuni), Roma sarebbe «il secondo territorio più penalizzato in Italia dallo stop ai fondi del Pnrr, con un taglio di risorse pari a 718,3 milioni, dopo quello di Napoli, con 824,8 milioni, e prima di quello di Torino, con 493,6 milioni».
Al tempo stesso, infine, in Lombardia, per il triennio 2023-2026, sono disponibili 416 posti per il corso di formazione specifica in Medicina generale destinati a laureati in Medicina e chirurgia e, di questi, 37 sono finanziati dal Piano (mentre i restanti 279 sono sovvenzionati grazie alle risorse vincolate del Fondo sanitario nazionale).