Nuovi criteri ambientali minimi per progettazione parchi, arredi per esterni, prodotti tessili

da | 29 Mar 2023 | Ambiente, cave e miniere, Notizie

MASE: pubblicati due decreti sui criteri ambientali minimi (CAM) 

Recentemente, sono stati pubblicati due decreti del MASE sui criteri ambientali minimi (CAM) che, come da definizione ministeriale ufficiale, sono i “requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato”.

CAM progettazione parchi giochi e arredo urbano

Il primo decreto del 7 febbraio 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.69 del 22 marzo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 34 del decreto legislativo 50/2016 (Codice degli Appalti) adotta i criteri ambientali minimi, di cui all’allegato al provvedimento, per:

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  • l’affidamento del servizio di progettazione di parchi giochi;
  • la fornitura e la posa in opera di prodotti per l’arredo urbano e di arredi per gli esterni;
  • l’affidamento del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria di prodotti per l’arredo urbano e di arredi per esterni.

Il decreto entra in vigore dopo 120 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e abroga – dal giorno dell’entrata in vigore – il decreto del Ministro dell’Ambiente del 5 febbraio 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 50 del giorno 2 marzo 2015.

CAM forniture ed il noleggio di prodotti tessili

Un altro decreto del 7 febbraio 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.70 del 23 marzo, ha invece adottato i criteri ambientali minimi di cui all’allegato 1 e relative appendici, per i seguenti servizi e forniture:

  • prodotti tessili;
  • servizio integrato di ritiro, restyling e finissaggio dei prodotti tessili.

Vale la pena specificare che:

  • per prodotti tessili si intendono: abbigliamento e accessori composti per almeno l’80 % in peso da fibre tessili; prodotti tessili per uso in ambienti interni, composti per almeno l’80% in peso da fibre tessili; stoffe ed altri articoli tessili composti per almeno l’80% in peso da fibre tessili destinati all’uso in ambienti esterni;
  • per servizio integrato di ritiro, restyling e finissaggio dei prodotti tessili si intende: attività di ritiro degli articoli della stazione appaltante o acquistati dalla stazione appaltante usati; la relativa trasformazione per mezzo di tutti o parte dei seguenti processi: modifica del taglio, nobilitazione, finitura, aggiunta di eventuali componenti nuovi, confezionamento; la successiva consegna degli articoli rinnovati.

Questo provvedimento entra in vigore 60 giorni dopo la pubblicazione in GU e abroga il precedente DM 30 giugno 2021.

CAM: guida pratica

Come spiegato dal MITE (oggi MASE) nella pagina istituzionale dedicata ai criteri ambientali minimi, i CAM sono definiti nell’ambito di quanto stabilito dal Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della pubblica amministrazione e sono adottati con decreto ministeriale ad hoc.

La loro applicazione sistematica ed omogenea consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili e produce un effetto leva sul mercato, inducendo gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della pubblica amministrazione.

In Italia, l’efficacia dei CAM è stata assicurata grazie all’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, all’art. 34 recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” del Codice Appalti che ne hanno reso obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti.

Oltre alla valorizzazione della qualità ambientale e al rispetto dei criteri sociali, l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi risponde anche all’esigenza della PA di razionalizzare i propri consumi, riducendone ove possibile la spesa.

Attualmente, sono stati adottati CAM per 18 categorie di forniture ed affidamenti.

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