Momenti concitati per la Legge di Bilancio per il 2022, al vaglio delle commissioni del Senato: con lo sfoltimento degli emendamenti e la riduzione a 600 delle oltre 5.000 proposte di modifica depositate da esponenti della larga maggioranza che sostiene il governo di Mario Draghi, palazzo Madama è impegnato per una manciata di giorni nel percorso di approvazione del testo, che presumibilmente arriverà «blindato» alla Camera a partire dal 21 dicembre prossimo. La manovra dovrebbe portare ad alcune correzioni sul Superbonus 110%, misura che tanto sta rivitalizzando l’edilizia e impegnando i professionisti dell’area tecnica del nostro Paese, periti industriali inclusi: gli emendamenti sembrano convergere per una proroga possibilmente integrale dell’incentivo per le ristrutturazioni, Trasversale è, ad esempio, la richiesta di eliminare il vincolo del «tetto» Isee a 25.000 euro per le villette unifamiliari, soglia che potrebbe essere alzata a 40.000 euro.
Forza Italia, a proposito dei vari bonus in edilizia, ha proposto che siano applicabili agli impianti sportivi in quanto tali, e non limitati solo agli interventi parziali, ad esempio per gli spogliatoi, e vorrebbe risolvere il tema dei parcheggi pertinenziali dei condomini attraverso la sostituzione della detrazione con la cessione del credito di imposta e correggere la normativa sul teleriscaldamento.
Altro tema caro ai partiti politici, su cui l’Esecutivo ha già dato disponibilità, è una nuova proroga per le cartelle nel 2022: le formazioni politiche spingono per soluzioni più elastiche, a favore di famiglie e imprese del termine fissato nel decreto fiscale (recentemente approvato al Senato) al 14 dicembre per la rottamazione-ter e il saldo e stralcio, nonché della proroga di due mesi, al 31 gennaio, per l’Irap e per chi lo scorso anno ha goduto di un esonero che non gli spettava, e dell’estensione (da 150 a 180 giorni) per le cartelle sospese per l’emergenza Covid. L’idea è di far finire in manovra una soluzione che parta da due delle ipotesi sul tavolo: diluizione dei pagamenti e rottamazione quater.
L’emendamento del governo che inserisce in manovra il taglio dell’Irpef e dell’Irap, definito venerdì scorso in Consiglio dei ministri, è atteso non prima della prossima settimana al Senato; secondo quanto si apprende, il testo sarà depositato in commissione Bilancio, dove verrà fissato un termine per la presentazione dei sub-emendamenti.
Sul versante fiscale, infine, novità arrivano (pure) dal fronte comunitario: la nuova direttiva sull’aliquota Iva approvata dall’Ecofin aggiorna le liste di beni e servizi sui quali gli Stati membri possono ridurre l’imposta. E si tratta di un a serie di prodotti connessi a salute pubblica, ambiente, digitale. Tra questi, l’Unione europea include gli assorbenti (oggetti in Italia della «tampon tax» prevista nella manovra economica, con Iva ridotta dal 22% al 10%) ma anche le mascherine protettive sanitarie. La riduzione, si sottolinea, inoltre, sarà praticabile su biciclette, comprese quelle elettriche, ristrutturazioni di abitazioni, accesso a internet.