L’alleggerimento delle tasse nella busta paga degli italiani (nello specifico dei lavoratori dipendenti) è un passaggio che il governo di Giorgia Meloni ritiene ineludibile da compiere, nell’imminente Legge di Bilancio per il 2024
A confermarlo, nelle ultime ore, il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, che ha parlato espressamente di «convergenza» sul fronte del taglio al cuneo fiscale, garantendo il proprio impegno, perché nella manovra autunnale vi «siano le risorse per i rinnovi contrattuali» nella Pa. «So che il momento è complicato – ha, tuttavia, ammesso, riferendo di un incontro con il collega dell’Economia Giancarlo Giorgetti, nel quale è stata affrontata la questione concernente «3,2 milioni di persone» – le risorse non sono infinite e bisogna rispettare un equilibrio delle finanze del Paese».
A fornire altre indicazioni sui contenuti del documento ci ha pensato il viceministro del Lavoro Maria Teresa Bellucci: «Crediamo sia fondamentale supportate la natalità, la famiglia e il diritto di mettere al mondo un figlio, attraverso l’occupazione stabile delle donne nel contesto lavorativo. Il governo Meloni ha dimostrato di esserci con l’assegno unico per i figli a carico, aumentando le risorse da 13 a 20 miliardi, abbiamo inserito l’assegno di inclusione per proteggere le famiglie con più figli a carico. Nella nuova Legge di Bilancio lavoreremo sullo stesso solco: promuovere la famiglia, la natalità, il lavoro e le imprese», sono state le sue parole, nel corso di un’iniziativa pubblica. E ha, poi, annunciato che «tra pochi giorni la nota di aggiornamento al Def (Documento di economia e finanza) ci darà certezza di quello che sarà il perimetro della Legge di Bilancio in cui muoverci. Le nostre priorità rimangono le stesse, vogliamo mantenere le promesse fatte» all’elettorato, ha specificato.
La «coperta», come sottolineato in più occasioni da rappresentanti dell’Esecutivo, non è ampia, dunque le scelte di impiego dei fondi verranno fatte seguendo le priorità decise dalla maggioranza di centrodestra. «Sarà necessario – ha detto il ministro della Sanità Orazio Schillaci, nel corso del «question time» al Senato di ieri pomeriggio – reperire risorse per incentivare il personale sanitario ed abbattere le liste di attesa. Sono stati avviati tutti gli approfondimenti tecnici per avviare le misure più opportune per reperire ulteriori risorse per la sanità nella Legge di bilancio per il 2024.
Infine, è stata ancora una volta la stessa premier a dare impulso alle politiche della famiglia, ventilando sostegni specifici in manovra. Lo ha sostenuto a chiare lettere, nel corso della visita in Ungheria, affermando che una delle priorità della sua compagine governativa è aiutare le donne: «I figli rendono le donne più forti anche sul lavoro. Ho sempre contestato gli uomini, quando sostenevano che l’aumento di bambini disincentiverebbe il lavoro femminile, l’esempio ungherese dimostra il contrario», sono state le parole di Meloni.