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Maltempo, governo pronto a intervenire nelle aree alluvionate, non con i fondi del Pnrr

da | 22 Mag 2023 | In evidenza

Comunità energetiche 2023

Maltempo: nelle aree alluvionate il governo c’è, senza però attingere alle risorse del Pnrr

La conta dei danni generati dall’eccezionale ondata di maltempo di questi giorni in Emilia Romagna e (parzialmente) nelle Marche è ancora ardua da effettuare, però il governo «c’è». E farà la sua parte per le popolazioni ed i territori danneggiati dall’acqua e dal fango, senza però attingere alle risorse (in prestito dall’Europa) del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Parole nette, quelle del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivata ieri nelle aree funestate del Centro-Nord della Penisola, dopo aver partecipato al G7 in Giappone, e pronta a riunire il Consiglio dei ministri domani, martedì 23 maggio, per decidere i primi aiuti. E impostare una strategia di soccorso e di incentivo alla ripresa per persone e zone in difficoltà. A Palazzo Chigi, fra 24 ore circa, si discuterà dei danni e degli aiuti da distribuire, a seguito di momenti che la stessa premier ha fatto sapere che passerà coi ministri per ottimizzare i provvedimenti.

Osservando la devastazione e salutando la gente ed i volontari, la guida dell’Esecutivo ha tenuto a rassicurare sul reperimento dei soldi per gli alluvionati, che «si troveranno», al di là delle iniziative di matrice comunitaria. «Credo che in questa fase sia necessario l’uso di altri fondi. Andranno in ogni caso mobilitate molte risorse, e anche qui il governo è già al lavoro per capire quali possano essere i fondi prioritari dai quali si possa attingere». In prima battuta ci si servirà di quei 10-20 milioni che saranno stanziati al Cdm, un ammontare necessario, ha sottolineato, per garantire adesso i soccorsi. È palese, però, che occorreranno molti finanziamenti per rimettere in sesto soprattutto la Romagna e le sue province invase dalle acque.

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Ad avanzare proposte c’è stato, poi, il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che ha parlato con Meloni: «C’è gente che ha perso tutto in casa e nella propria impresa, avremo bisogno di rimborsi al 100% come fu per il terremoto. Poi serve la ricostruzione materiale di ciò che ha ceduto» e si tratta, ha specificato, di «oltre 600 strade, 300 frane attive. La collina e la montagna non andranno dimenticate, sono franati interi boschi e poi servono norme primarie e procedure spedite», ha ammonito il numero uno della regione. Nelle ultime ore il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, ha evidenziato che quanto uscirà da palazzo Chigi «sarà il frutto di un confronto attento con le regioni e le rappresentanze di categorie. Adesso inizia la fase per valutare i danni, che al momento sono incalcolabili, nel vero senso della parola, e cominceremo a mettere in campo provvedimenti normativi ed economici in sostegno di chi è stato colpito da questa criticità», ha continuato, ringraziando «Protezione civile, forze dell’ordine, esercito e volontari, che hanno fatto un lavoro eccezionale».

Continua, nel frattempo, ad essere a pieno regime la «macchina della solidarietà», con sottoscrizioni e donazioni: è di oggi la notizia che Stellantis – la multinazionale per la produzione di autovetture che affonda le sue radici nella Fiat – ha deciso di stanziare un milione di euro a favore dell’Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna

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