Pubblicità
  • Leadeboard INIM
  • Certifico 4.0

Le modifiche definitive degli Incentivi 4.0 del Decreto Sostegni Bis convertito in legge

da | 24 Lug 2021 | Informatica

L’era della transazione 4.0

L’articolo 20 del DL 73/2021, modificato in sede di conversione in legge, consente anche ai soggetti con un volume di ricavi o compensi non inferiori a 5 milioni di euro di usufruire in un’unica quota annuale del credito di imposta per investimenti in beni strumentali nuovi.

Parte ufficialmente l’era della nuova transizione 4.0 e degli incentivi collegati: la conversione in legge del decreto Sostegni Bis, infatti, introduce un nuovo comma 1059-bis all’art.1 della legge 178/2020 (Finanzaria 2021).

La novità è che per gli investimenti in beni strumentali materiali diversi dai beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0 (indicati nell’allegato A annesso alla legge 232/2016), effettuati a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021, il credito d’imposta spettante ai sensi del comma 1054 ai soggetti con un volume di ricavi o compensi non inferiori a 5 milioni di euro è utilizzabile in compensazione in un’unica quota annuale, in luogo delle tre quote annuali di pari importo previste a regime (ai sensi del vigente comma 1059).

Pubblicità
Notifier Centrali AM

Le novità in sintesi

L’articolo 20 consente anche ai soggetti con un volume di ricavi o compensi non inferiori a 5 milioni di euro di usufruire in un’unica quota annuale del credito di imposta per investimenti in beni strumentali nuovi a condizione che:

  • si tratti di investimenti in beni strumentali materiali diversi dai beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0 (beni diversi da quelli indicati nell’allegato A annesso alla legge di bilancio 2017);
  • gli investimenti siano effettuati a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021.

La novità definitiva

Le modifiche in esame, in sostanza, consentono l’utilizzo del credito di imposta in una quota unica, solo per i beni strumentali “non 4.0”, anche alle imprese con ricavi o compensi pari o superiori a 5 milioni e fino al 31 dicembre 2021.

Viene altresì modificata l’autorizzazione di spesa prevista dalla sopracitata Legge di bilancio 2021 (comma 1065), rimodulandola fino al 2024 nelle seguenti misure:

  • da 3.976,1 a 5.280,90 milioni di euro per l’anno 2021;
  • da 3.629,05 a 3.012,95 milioni di euro per l’anno 2022;
  • da 3.370,18 a 2.699,68 milioni di euro per l’anno 2023;
  • da 2.082,07 a 2.063,97 milioni di euro per il 2024.

 

Italia a 1 Giga parte in Puglia

Italia a 1 Giga parte in Puglia

Open Fiber annuncia l’inizio dei lavori. Polemiche da Gasparri Il piano Italia a 1 Giga sbarca in Puglia. Sono partiti, infatti i lavori dell’iniziativa finanziata con i fondi del Pnrr, che prevede il cablaggio in modalità Ftth (Fiber To The Home, la fibra ottica fino...

Pubblicità
  • blumatica box safety checkapp

La Bei scommette sull’energia solare

BEI, Banca europea degli investimenti: Ok a un piano di investimento di 1,7 miliardi in Italia, Spagna e Portogallo La Banca europea degli investimenti pronta a puntare sullo sviluppo dell’energia solare. Il 25 settembre, infatti, la Bei ha approvato un piano di...

Iscriviti alla newsletter

Inserisci il tuo indirizzo email per ricevere aggiornamenti da Opificiumagazine.it

Grazie! Ti sei iscritto alla newsletter.

Pin It on Pinterest