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Lavoro autonomo: Calderone coglie le sfide

da | 14 Nov 2022 | In evidenza

Comunità energetiche 2023

Provvediento sull’equo compenso

Una «corsia veloce» per il provvedimento sull’equo compenso per le prestazioni dei liberi professionisti, sulla scia di quanto era stato previsto nella XVIII Legislatura, nel testo a prima firma della leader di FdI (adesso presidente del Consiglio dei ministri) Giorgia Meloni: è uno dei capitoli principali emersi dall’incontro che oggi pomeriggio, nella sede del dicastero di via Veneto, il ministro del Lavoro Marina Calderone ha avuto con le rappresentanze del mondo dell’occupazione indipendente, ossia l’Adepp (l’Associazione degli Enti di previdenza privati e privatizzati) guidata da Alberto Oliveti, ProfessionItaliane (in rappresentanza degli Ordini aderenti al Cup e alla Rpt, di cui fa parte il Consiglio nazionale dei periti industriali), coordinata da Armando Zambrano e Confprofessioni, che ha al vertice Gaetano Stella. A seguire, poi, sono stati ascoltati anche i presidenti del Consiglio nazionale dei commercialisti e del Consiglio nazionale forense Elbano de Nuccio e Maria Masi.

I punti salenti della riunione

È stato lo stesso ministro ad elencare, alla fine della riunione del tavolo sul lavoro autonomo, i punti salienti condivisi con i partecipanti: aggregazioni tra professionisti, equo compenso, previdenza, sussidiarietà, formazione e orientamento, chiedendo «delle proposte e delle riflessioni da affrontare con un’agenda fitta di appuntamenti per i molti argomenti emersi durante l’incontro, lavorando in parallelo con la rappresentanza delle professioni regolamentate e quella delle professioni non ordinistiche (disciplinate dalla legge 4/2013) che verranno ascoltate domani, martedì 15 novembre». Obiettivo dichiarato dell’esponente governativa «è quello di cogliere le sfide di questo tempo e di come rispondere con soluzioni pragmatiche alle tante sollecitazioni in atto. Lavoriamo per obiettivi e su aspetti concreti, dando attuazione a quel tavolo per gli autonomi previsto dalla legge n. 81/2017: un punto di partenza per ripensare il rapporto delle professioni con le istituzioni e la collettività», ha aggiunto.

Ampia la soddisfazione dei convocati, per un dialogo avvenuto, è stato messo in evidenza, pochi giorni dopo l’insediamento dell’Esecutivo di centrodestra. «Finalmente», è stato il commento di uno dei membri della delegazione di ProfessionItaliane, il numero uno del Consiglio nazionale del Notariato Giulio Biino, «c’è un ministro che ha attenzione verso il lavoro autonomo». L’equo compenso, ha raccontato, «è uno dei primi temi a cui ci ha detto che si dedicherà», ma fra gli argomenti toccati ci sono «il welfare per i professionisti, finalmente l’attenzione alla sostenibilità e alla sussidiarietà delle professioni, l’attenzione al mondo delle Società fra professionisti», per le quali il ministro, ha proseguito il vertice dei notai, ha affermato di voler intervenire sulla «stortura» del doppio contributo integrativo.

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Stella, infine, ha riferito che Calderone ha dichiarato «la sua piena disponibilità ad affrontare i temi emersi durante l’incontro odierno, preannunciando che verrà convocato un nuovo tavolo dopo l’approvazione della Legge di Bilancio», entro la fine del 2022.

 

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