La pubblicazione dei primi decreti attuativi della Legge Manfredi (legge 163/21) che rendono abilitanti le lauree professionalizzanti aggiunge un tassello fondamentale alla riforma della professione di Perito Industriale.
E nello stesso tempo apre un nuovo scenario per l’intero Paese.
Il via libera di questi decreti –snelli e chiari nella loro articolazione- rappresenta per la categoria dei Periti Industriali un altro passo in avanti per quella riforma complessiva avviata con la legge del 2016 che ha sancito l’obbligo di una laurea triennale per accedere all’albo.
I DM, infatti, non solo agevolano le modalità di accesso all’esercizio delle professioni regolamentate, così come previsto dal Piano di ripresa e resilienza, ma operano nello stesso tempo una semplificazione e razionalizzazione delle specializzazioni nelle quali è suddiviso l’albo dei Periti industriali, dalle 26 attuali alle 8 sezioni, più rispondenti al mercato della professione.
I decreti aprono inoltre un nuovo scenario per il nostro Paese nel suo complesso e per tutti quei giovani che vorranno intraprendere il percorso della libera professione: rendere abilitanti le lauree professionalizzanti significa che la formazione maturata durante il corso di studi universitari, anche grazie all’anno di tirocinio, diventerà più corrispondente alle conoscenze e alle abilità che dovrà possedere il professionista.
La nostra soddisfazione inoltre è duplice perché i decreti sono il frutto di quel lavoro costante svolto insieme alle altre professioni tecniche. Ora l’auspicio è quello di metterci subito al lavoro per attuare l’articolo 4 della stessa legge, quindi rendere abilitanti gli altri corsi di laurea che danno accesso alla nostra professione, eliminando così sovrapposizioni di competenze e ambiti professionali simili, e completare così quel processo di riforma indispensabile per le professioni tecniche.