Il ministro Fratin alla Camera sulla riforma dei bonus edilizi: “430 mila interventi finanziati dal Superbonus”
La riforma dei bonus edilizi arriverà nei decreti attuativi della legge delega fiscale.
Al 30 settembre, secondo i dati Enea, il numero totale delle asseverazioni è stato pari a 430.661. Sono solo alcuni degli spunti emersi dal discorso del ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto, intervenuto in audizione alla Camera dei deputati.
Per prima cosa, il ministro ha tirato fuori una serie di numeri sulle varie misure: “al 30 settembre 2023 il numero totale delle asseverazioni è stato pari a 430.661. Di questi, il 17% corrisponde a interventi su edifici condominiali. Gli investimenti ammessi a detrazione a livello nazionale erano pari a circa 88,17 miliardi. Per quanto riguarda invece le detrazioni che riguardano lavori già conclusi, ammontano a 72,5 miliardi”. Complessivamente, al 30 settembre, si sono registrate 78.260 asseverazioni relative a condomini, per un investimento di 50,3 miliardi, pari al 56,7% del valore complessivo, 237.127 asseverazioni relative a edifici unifamiliari per un totale di 27,8 miliardi di investimento, pari al 30,7% dell’investimento complessivo, e 115.267 asseverazioni per lavori in unità immobiliari indipendenti (investimento pari a 11,3 miliardi pari al 12,6% del totale).
Il ministro ha quindi parlato dei prossimi passi, in particolare dell’attesa riorganizzazione del sistema dei bonus edilizi, che presto troverà compimento: “tutte le nostre azioni in materia devono essere affiancate da un quadro di incentivi edilizi stabili nel tempo e che dobbiamo definire nell’attuazione della delega fiscale”. La riforma “dovrà essere indirizzata prevalentemente alle unità immobiliari soggette all’obbligo della direttiva Case green (prime case, unità immobiliari con classe energetica bassa, situazioni di povertà energetica ed edilizia residenziale pubblica, etc.)”. In più, il nuovo impianto normativo punterà “a garantire aliquote distribuite in un massimo di 10 anni; ammettere interventi sia singoli, sia di riqualificazione energetica profonda (combinazione di più interventi); garantire i benefici secondo una aliquota ridotta per interventi singoli e, per gli interventi di riqualificazione energetica profonda, poche aliquote crescenti in funzione della performance energetica raggiunta, tenendo anche conto delle performance sismiche per le aree ad alto rischio”, le parole di Pichetto a Montecitorio.
Infine, un ultimo passaggio sulla direttiva Case green: “gli obiettivi temporali fissati oggi non sono raggiungibili per il nostro paese. Occorre individuare un percorso di azioni realistiche, concrete e realizzabili”.