La Legge di Bilancio per il 2022 stacca il traguardo dell’Aula della Camera dei
deputati e, con esso, entrano nell’ordinamento diverse novità che interessano il mondo
delle libere professioni e in particolare di quelle dell’area tecnica, a partire dai periti
industriali. Il primo «restyling» di rilievo, che impatterà notevolmente sull’attività lavorativa
della categoria, riguarda il Superbonus 110%: è, oramai, definitivo che è «saltato» il
«tetto» Isee per godere dell’agevolazione per le villette, e basterà aver completato il 30%
dei lavori entro giugno per usufruire della proroga fino a fine 2022. Per il prossimo anno,
poi, ci sarà anche un bonus del 75% per abbattere le barriere architettoniche, mentre
verranno equiparati i lavori trainanti e trainati, compresi quelli per il fotovoltaico, e prorogati a tutto il 2025 gli interventi nelle aree colpite dal sisma. Per tutti gli incentivi in edilizia si prevede che restino sconto in fattura e cessione del credito; intanto, è stato confermato il bonus mobili, con una soglia per ottenerlo riveduta a 10.000 euro ed è stato prorogato il bonus idrico, mentre è stato «tagliato» il bonus facciate dal 90% al 60%.
Molte, a seguire, le norme che appaiono rispettose dell’ambiente, in manovra, dal
fondo per accompagnare le imprese nella transizione, alla garanzia per gli investimenti
green al nuovo Fondo italiano per il clima. E non mancano risorse per la lotta agli incendi,
per il riassetto dei corsi d’acqua e per il potenziamento dei centri di riutilizzo. Il «Fondo per
la strategia di mobilità sostenibile» servirà al rinnovo del parco autobus, per i treni a
idrogeno, per i carburanti puliti e per le metro di Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino.
Per le famiglie italiane arriva una boccata d’ossigeno, temporanea, sulle bollette da
gennaio ad aprile, che potranno essere spalmate in 10 rate: nel primo trimestre verranno
annullati gli oneri di sistema per le utenze della luce fino a 16kwh. Inoltre, con la Legge di
Bilancio, andrà giù al 5% l’Iva sul gas, e saranno tagliati gli oneri di sistema.
Novità pure sul versante tributario: la nuova Irpef sarà a 4 aliquote (23%, 25%,
35%, 43%), e vengono riscritte anche le detrazioni, con una clausola salva-bonus 100
euro per i redditi bassi. E, poi, c’è la cancellazione dell’Irap per 835.000 lavoratori
autonomi. Con il varo della manovra, infine, sarà legge la sospensione della «decorrenza
dei termini relativi ad adempimenti tributari a carico del professionista in caso di malattia, o
infortunio». La modifica prevede che, «in caso di ricovero del libero professionista in
ospedale per grave malattia, o infortunio, o intervento chirurgico, ovvero in caso di cure
domiciliari, se sostitutive del ricovero ospedaliero, che comportano una inabilità
temporanea all’esercizio dell’attività professionale, nessuna responsabilità è imputata al
libero professionista, o al suo cliente, a causa della scadenza di un termine tributario
stabilito in favore della Pubblica amministrazione» per lo svolgimento di una prestazione a
carico del cliente «da eseguire da parte del libero professionista nei 60 giorni successivi al
verificarsi dell’evento». E le scadenze saranno congelate a decorrere «dal giorno del
ricovero in ospedale, o dal giorno dell’inizio delle cure domiciliari fino a 30 giorni dopo la
dimissione dalla struttura sanitaria, o la conclusione delle cure» presso il domicilio,
specificando che la norma vale per periodi di degenza ospedaliera, o di cure domiciliari
della durata di «più di tre giorni».