La scelta sulla base di un report Aea. Novità a partire dal 2024
La Commissione europea preoccupata per il bisfenolo A e pronta a vietarne l’uso nei materiali a contatto con gli alimenti, tra cui plastica e lattine di conserve. Tra le proposte legislative per il 2024 presenti sul sito della Commissione, infatti, figura il possibile divieto, che farà parte di un nuovo regolamento.
L’azione della politica comunitaria parte dai dati emersi da una serie di report, in particolare l’indagine di pochi giorni fa pubblicata dall’Agenzia europea per l’ambiente (AeA). Secondo l’autorità, infatti, la sostanza “è presente ben al di sopra dei livelli accettabili di sicurezza sanitaria e rappresenta un potenziale rischio per la salute di milioni di persone”. Nel report emerge come negli 11 paesi europei presi in considerazione il 100% del campione era esposto al bisfenolo al di sopra delle soglie di sicurezza per la salute.
Dalla commissione Ue arriverà una stretta anche sui sostituti del bisfenolo A, che in alcuni prodotti si sono rivelati anch’essi nocivi. L’AeA raccomanda di esaminare la sicurezza delle diverse sostanze per gruppi, un’impostazione che la Commissione porterà quindi avanti in un nuovo Regolamento.
Regole più rigide in vista, quindi, anche se la pericolosità della sostanza non è riconosciuta unanimemente dagli organismi europei, per cui il dibattito sarà sicuramente acceso, visto che gran parte dell’industria non vedrebbe di buon occhio una modifica del genere.
Oltre a preoccuparsi di bisfenolo A, l’AeA ha posto l’accento anche sulla necessità di porre in essere ulteriori azioni in Europa per ridurre l’impatto dei pesticidi chimici. Come si legge sul sito dell’Agenzia, infatti, “Nonostante i progressi compiuti in alcuni Stati membri dell’Ue per ridurne l’uso, l’inquinamento da pesticidi rappresenta ancora un rischio significativo per la salute umana e l’ambiente”. Per invertire questa tendenza “occorre fare molto di più per raggiungere gli obiettivi dell’Ue in materia di inquinamento zero e ridurre del 50 % l’uso e il rischio di pesticidi chimici e più pericolosi entro il 2030”. Sul tema, la Commissione europea ha recentemente proposto un nuovo regolamento, che richiederebbe ai Paesi di fissare i propri obiettivi nazionali di riduzione, di garantire che tutti gli agricoltori e gli altri utilizzatori professionali di pesticidi adottino sistemi di controllo dei parassiti rispettosi dell’ambiente e di limitare l’uso dei pesticidi in aree sensibili come le aree verdi urbane e le aree protette. Tra le altre misure discusse nella nota informativa figurano la formazione di utilizzatori professionali e consulenti, l’incentivazione della transizione verso l’agricoltura biologica e di precisione e la tassazione dei pesticidi più pericolosi.