Pubblicità
  • Leadeboard INIM
  • Certifico 4.0

Investimenti in beni strumentali nuovi 4.0: credito d’imposta anche per il comodato

da | 19 Ott 2021 | Impiantistica elettrica e automazione, Notizie

Comodato d’uso: la richiesta e le agevolazioni per i beni 4.0

La società comodante può accedere al credito d’imposta per investimenti in beni materiali strumentali nuovi 4.0, per l’acquisto di strumenti di stampaggio, installati in Italia presso fornitori della società e da questi utilizzati, tramite contratti di comodato d’uso, per produrre componenti in plastica nell’interesse della stessa società e, quindi, nell’ambito di un’attività strettamente funzionale alle esigenze aziendali della stessa, a patto che dimostri di trarre utilità dalla stipula dei contratti e i beni siano strumentali e inerenti alla propria attività.

E’ piuttosto interessante, il contenuto della risposta 718/2021 dello scorso 15 ottobre dell’Agenzia delle Entrate, perché va a ‘toccare’ l’agevolazione per i beni strumentali 4.0 – di cui all’art.1 comma 189 della Legge di Bilancio 2020


La richiesta


Nel caso specifico l’Istante è una società che utilizza gli strumenti di stampaggio per realizzare componenti in plastica; tali componenti possono essere prodotti internamente o presso fornitori esterni operanti nel territorio dello Stato che, a loro volta, utilizzano i beni per la società ‘madre’ tramite contratti di comodato d’uso.

Pubblicità
Honeywell Notifier Variodyn

Al riguardo, si precisa inoltre che:

  • questi strumenti, connessi alla rete aziendale, in locale o tramite connessione internet, danno la possibilità di interconnetterli ai sistemi di raccolta dati presenti in azienda per ottimizzare il controllo del processo produttivo;
  • la società, nel rispetto della legge, acquisirà una perizia tecnica asseverata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale per attestare che gli strumenti possiedono caratteristiche tecniche per poter essere ricompresi nell’elenco di cui all’allegato A annesso alla Legge di Bilancio 2017 e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

La società chiede quindi se l’acquisto dei nuovi strumenti, installati presso i centri produttivi dei fornitori della stessa ubicati nel territorio dello Stato e utilizzati in comodato d’uso per le esigenze di produzione della società, possano rientrare tra gli investimenti agevolabili per i quali è riconosciuto il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi 4.0.


Quale credito d’imposta?


Le Entrate, dopo aver ricordato la modifica effettuata in materia dall’art.1 commi da 184 a 197 della Legge di Bilancio 2020, sottolineano che, ai sensi del comma 189, per gli investimenti aventi a oggetto beni ricompresi nell’allegato A annesso alla Legge di Bilancio 2017, ovvero i beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0”, il credito d’imposta spetta:

  • nella misura del 40 per cento del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • nella misura del 20 per cento per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili, pari a 10 milioni di euro.


Le analogie con super ammortamento e iper ammortamento

In considerazione delle numerose analogie – sia in termini di ratio dell’agevolazione sia per quanto concerne i requisiti soggettivi ed oggettivi – tra la disciplina del super e dell’iper ammortamento e la disciplina del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0, per il Fisco nel caso di specie bisogna rifarsi ai chiarimenti contenuti nella circolare n. 4/E del 30 marzo 2017 relativamente alla concessione in comodato d’uso a terzi dei beni oggetto dell’investimento.

Il documento di prassi sopracitato ha infatti precisato che, nell’ipotesi di beni concessi in comodato d’uso a terzi, il comodante può beneficiare della maggiorazione, a condizione che i beni in questione siano “strumentali” ed “inerenti” alla propria attività, nel qual caso egli è legittimato a dedurre le relative quote di ammortamento.

La motivazione? Nell’ipotesi di comodato, il bene – anche se fisicamente non collocato nel luogo di ordinario svolgimento dell’attività e anche se non utilizzato in maniera diretta – può considerarsi parte integrante del complesso di beni organizzati dall’imprenditore ai fini del raggiungimento delle finalità dell’impresa qualora favorisca il consolidamento e lo sviluppo dei rapporti commerciali con il comodatario e la diffusione sul mercato dei prodotti commercializzati, costituendo un “mezzo” per il raggiungimento del “fine”, della società comodante, che è quello della produzione di ricavi.

In definitiva: se la società è in grado di dimostrare di trarre utilità dalla stipula dei contratti di comodato d’uso con i fornitori, relativamente ai beni concessi, potrà accedere al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi.

Per il dissesto idrogeologico servono oltre 26 miliardi

Per il dissesto idrogeologico servono oltre 26 miliardi

I numeri nel report del Consiglio nazionale ingegneri. Negli ultimi 20 anni spesi 6,6 miliardi La lotta al dissesto idrogeologico presenta un conto salato, visto che servirebbero oltre 26 miliardi di euro per finanziare gli interventi necessari. Negli ultimi vent’anni...

Per il dissesto idrogeologico servono oltre 26 miliardi

I numeri nel report del Consiglio nazionale ingegneri. Negli ultimi 20 anni spesi 6,6 miliardi La lotta al dissesto idrogeologico presenta un conto salato, visto che servirebbero oltre 26 miliardi di euro per finanziare gli interventi necessari. Negli ultimi vent’anni...

Iscriviti alla newsletter

Inserisci il tuo indirizzo email per ricevere aggiornamenti da Opificiumagazine.it

Grazie! Ti sei iscritto alla newsletter.

Pin It on Pinterest