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Ingegneri e architetti, i servizi resistono alla pandemia

da | 28 Feb 2022 | Notizie, Professioni a confronto

Il mercato dei servizi di ingegneria ha retto alla crisi pandemica causata dal Covid-19 registrando anche una crescita. Da quanto emerge dal periodico rapporto dedicato ai Sia dal Centro Studi CNI, nel 2021, comprendendo anche gli importi destinati alla progettazione nelle gare con esecuzione, si attesta un importo complessivo dei bandi pubblicati che si aggira intorno a 1 miliardo e 840mila euro, circa 200.000 euro in più rispetto al 2020.

Anche la suddivisione degli importi tra le tipologie di gare d’appalto si mantiene in linea con quella osservata nell’anno passato, attribuendo così un peso determinante agli accordi quadro a cui va circa il 39% degli importi destinati ai servizi di ingegneria. Stando a quanto si legge nel rapporto, se ci si limita agli importi destinati ai soli bandi “puri” per servizi di ingegneria ed architettura si osserva un lieve incremento (0,7%) degli importi posti a base d’asta.

Per quanto riguarda le aggiudicazioni, la quota di mercato appannaggio dei liberi professionisti, seppur consistente in termini di gare aggiudicate (40,3% delle gare), si conferma ancora alquanto ridotta in termini di importi aggiudicati (11,3% degli importi). Anche aggiungendo alla quota “esclusiva” dei liberi professionisti quella delle aggiudicazioni di RTI o ATI miste (ossia di raggruppamenti o associazioni tra società e professionisti), sebbene il numero di gare aggiudicate salga ben oltre il 53%, la quota di importi aggiudicati arriva ad appena il 22% del totale. Ciò si spiega col fatto che i liberi professionisti si aggiudicano per lo più gare di importi ridotti con importo a base d’asta inferiore a 75.000 euro. Per le gare più grandi con importi a base d’asta superiori ai 75.000 euro, nel 2021 i professionisti sono stati in grado di aggiudicarsi solo il 17,8% ed appena il 6,8% degli importi.

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Qualche segnale positivo per i liberi professionisti arriva dall’importo medio di aggiudicazione, che nel corso degli ultimi anni appare in costante crescita e nel 2021 arriva a sfiorare i 58.000 euro contro i 53.600 euro del 2020. Un po’ meglio, anche se con valori che non superano quelli dell’anno passato, va ai professionisti che partecipano alle gare mediante associazioni o raggruppamenti temporanei “misti” con un importo medio di aggiudicazione che arriva quasi a 180mila euro. Torna a calare, infine, il valore medio dei ribassi di aggiudicazione che, pur in presenza di una gara aggiudicata con un ribasso pari al 93%, scende al 29,2%, valore minimo registrato negli ultimi anni.

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