I lavoratori autonomi potranno presentare domanda dal 26 settembre
Il «bonus» da 200 euro per contrastare gli effetti dell’impennata del «caro-vita» (previsto dal primo decreto Aiuti) potrà esser richiesto dai liberi professionisti e dai lavoratori autonomi a partire dal 26 settembre, a pattò, però, che, nel frattempo (entro venerdì), esca in Gazzetta ufficiale il decreto attuativo interministeriale della misura, che ha ricevuto, la scorsa settimana, il «placet» della Corte dei conti. E, nel frattempo, le Casse previdenziali della varie categorie (inclusa l’Eppi, quella dei periti industriali e dei periti industriali laureati) sono pronte ad aggiornare le procedure telematiche per la richiesta dell’indennità «anti-inflazione» alla luce delle novità contenute nel decreto Aiuti ter, licenziato dall’ultimo Consiglio dei ministri del governo di Mario Draghi: se, infatti, il «bonus» da 200 euro può essere richiesto dai liberi professionisti che hanno registrato, nell’anno d’imposta 2021, un reddito complessivo inferiore ai 35.000 euro, il nuovo provvedimento prevede la corresponsione di un sussidio aggiuntivo di 150 euro per gli occupati indipendenti (associati alla Gestione separata dell’Inps e agli Enti privati) con redditi inferiori ai 20.000 euro percepiti sempre nella passata annualità. In considerazione della disposizione di legge, si è appreso dall’assemblea dei presidenti delle Casse di ieri pomeriggio, i sistemi informatici verranno rivisti, tenendo conto del doppio «tetto» reddituale dei potenziali aventi diritto.
I tecnici degli Istituti previdenziali si sono, comunque, attrezzati (da giorni) per piantare dei «paletti» nel terreno: se, infatti, la fase iniziale per l’inoltro delle richieste del «bonus» da 200 euro (che, è bene rammentarlo, non viene erogato agli aventi diritto automaticamente, ma dovrà esser presentata apposita domanda online sul portale dell’Inps, o su quello dell’Ente privato, e una volta corrisposto non concorrerà alla formazione del reddito del lavoratore autonomo che ne beneficerà) l’Adepp, l’Associazione delle Casse, ha «individuato quale data perentoria entro la quale effettuare la presentazione delle domande il 30 novembre, che è anche il termine ultimo per l’invio telematico della dichiarazione fiscale all’Agenzia delle Entrate». Un elemento, questo, che, era stato messo in risalto, consentirà ai fruitori dell’indennità di «poter effettuare l’autodichiarazione sul possesso del requisito del reddito con maggiore consapevolezza».
Lo stanziamento disposto dal governo per l’Adepp si mostra sufficiente a soddisfare le richieste attese, inferiori, cioè, ai 500.000 professionisti, in linea, all’incirca, con la platea di coloro che nel 2020 incassarono il «bonus» trimestrale da 600/1.000 euro stabilito dal decreto «Cura Italia» (18/2020) per fornire supporto agli occupati indipendenti messi a dura prova dall’avvento della pandemia da Covid-19. Per questa ragione, si punta a rassicurare i professionisti iscritti agli Enti: «Non c’è il rischio che i soggetti in possesso dei requisiti non accedano al «bonus». Pertanto«, non ci si troverà in presenza di un »clic day«, considerato che ci saranno circa due mesi di tempo per far valere il proprio diritto a ricevere il contributo statale.