A febbraio sarà emanato il bando, rivolto ai piccoli comuni siciliani
La Sicilia pronta ad investire nelle comunità energetiche. A febbraio 2024, infatti, sarà pubblicato un bando da 100 milioni di euro rivolto ai piccoli comuni che intendano sviluppare una comunità energetica. Il tutto nell’ambito della programmazione 2021-2027. Il bando segue un ulteriore investimento di 5 milioni di euro, sempre in Sicilia, con il quale è stato costituito un fondo dedicato ai territori più piccoli. A dare l’annuncio il dirigente generale del dipartimento regionale energia Calogero Giuseppe Burgio, intervenuto al convegno sulle Comunità energetiche rinnovabili organizzato il 30 ottobre da Unioncamere Sicilia con l’Ordine degli ingegneri di Palermo, Aiet-Sezione di Palermo, Enea, Università di Palermo e Camera di commercio Palermo ed Enna.
“Le risorse serviranno agli enti per costruire l’infrastruttura per la produzione di energia delle comunità energetiche rinnovabili”, le parole di Burgio, “sia per il consumo che per la vendita. I ricavi derivanti dalla produzione e vendita di energia, stimati in 300mila euro l’anno per ogni MW di potenza installata dovranno essere utilizzati dai sindaci per interventi di contrasto della povertà energetica dei cittadini”. Un investimento importante, quindi, finalizzato anche ad accrescere la potenza delle rinnovabili nella regione, che ha tantissimo potenziale sotto questo punto di vista.
L’argomento è stato analizzato durante l’evento, che ha dato appunto l’occasione di illustrare alcuni numeri dello sviluppo delle rinnovabili nella regione. In Sicilia, nel 2022, il numero di impianti fotovoltaici è cresciuto di 13mila unità (+172% sui 4.624 impianti del 2021) raggiungendo una potenza installata complessiva di 1,74 GW.
Ricordiamo che il Pnrr mette a disposizione 2,2 miliardi per lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili. L’investimento mira a fornire sostegno alle comunità energetiche, in particolare in comuni con meno di 5.000 abitanti, allo scopo di consentire l’installazione di almeno 2.000 MW di capacità aggiuntiva da fonti rinnovabili, per una produzione indicativa di 2.500 GWh/anno, accoppiati a sistemi di stoccaggio dell’energia. Il sostegno è basato su prestiti a tasso zero fino al 100 % dei costi ammissibili per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.