Regolamento Ue sull’intelligenza artificiale: ok in commissione, il testo è ora atteso in plenaria tra il 12 e il 15 giugno
Un ulteriore passo per l’Artificial intelligence act, il nuovo regolamento europeo in tema di intelligenza artificiale che mira a diventare la prima normativa del mondo tarata interamente sull’argomento. Il Parlamento europeo, infatti, ha approvato la relazione sulla proposta di regolamento, nel voto che si è svolto nelle commissioni riunite Imco (mercato interno e protezione dei consumatori) e Libe (libertà civili, giustizia e affari interni), che ha visto 87 voti a favore, 7 contrari e 12 astenuti. Il testo è atteso in plenaria tra il 12 e il 15 giugno e tra i relatori c’è anche l’italiano Brando Benifei (S&d).
Il nuovo pacchetto di misure definirà nuovi obblighi per fornitori e utenti a seconda del livello di rischio che l’Intelligenza artificiale potrebbe generare nei vari contesti. I sistemi di intelligenza artificiale con un livello di rischio inaccettabile per la sicurezza delle persone sarebbero severamente vietati, compresi i sistemi che utilizzano tecniche subliminali o intenzionalmente manipolative, sfruttano le vulnerabilità delle persone. Particolarmente osteggiato il concetto di “social scoring”, che potremmo tradurre in “punteggio sociale”, ovvero tutti quei sistemi che portano a una classificazione delle persone sulla base delle loro caratteristiche personali, come appunto lo stato sociale o i guadagni percepiti.
Il testo approvato, inoltre, prevede un elenco di possibili utilizzi dell’intelligenza artificiale che dovranno essere vietati, come sistemi di identificazione biometrica remota in tempo reale in spazi pubblici, strumenti di polizia predittiva basati su profilazioni personali o modelli basati su caratteristiche sensibili. In generale, l’obiettivo della normativa è quello di controllare i rischi dello sviluppo dell’intelligenza artificiale senza però frenare l’innovazione. Più che sugli strumenti dell’Ia si basa sugli usi della stessa, andando a definire una classificazione dei rischi su quattro livelli: rischio minimo, rischio limitato, rischio alto e rischio inaccettabile (le identificazioni biometriche in pubblico e la polizia predittiva rientrano tra i rischi inaccettabili). A questo set di regole viene poi affiancato un impianto sanzionatorio, con le multe che potranno arrivare a 30 milioni di euro o al 6% dell’utile globale e un sistema di monitoraggio.
“Siamo pronti ad approvare una normativa epocale che dovrà resistere alla sfida del tempo”, le parole del relatore Benifei. È fondamentale costruire la fiducia dei cittadini nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, definendo la via europea per affrontare gli straordinari cambiamenti che stanno già avvenendo, nonché orientare il dibattito politico sull’IA a livello globale”.