È sull’intenzione di realizzare una «Rete Unica forte il Paese» che concentrerà i suoi sforzi il ministero per l’Innovazione guidato da Vittorio Colao: è stato lo stesso titolare del dicastero a parlarne questa mattina, preannunciando le tappe del piano. «Adesso abbiamo 5 mesi importanti, i Consigli di amministrazione delle aziende insieme devono trovare le formule pratiche per realizzare questo progetto», ha affermato, commentando l’accordo raggiunto tra Cdp, Tim, Kkr e Macquarie che avvia la discussione per integrare l’infrastruttura di Tim e di Open Fiber. Parlando a margine dell’assemblea di Assolombarda, a Milano, ha sottolineato come sin dalla sua formazione il Governo presieduto da Mario Draghi «tiene d’occhio questo, che è un settore strategico. Ovviamente – ha incalzato – lo seguiamo, però stava alla aziende lavorare e mi sembra che le aziende abbiano lavorato. Noi le abbiamo incoraggiate a lavorare, ma alla fine quello che fanno è «terreno» loro», sono state le parole di Colao.
Quel che, poi, è stato evidenziato dal ministro è che l’operazione che Cdp sta progettando con Tim va nella direzione voluta dall’Esecutivo. «Abbiamo sempre detto che avevamo come obiettivo una Rete forte, che sostenga tutto il Paese, anche le aree meno connesse. Vedo che c’è un bisogno di un’infrastruttura potente e forte nel Paese, per poter arrivare dappertutto, e questa infrastruttura non può essere nelle mani di un solo operatore, deve essere ovviamente al servizio di tutti», ha precisato.
L’iniziativa di Assolombarda è stata utile al rappresentante governativo per entrare nel merito di altre questioni che riguardano la sua area di competenza: il procede a rilento, ha spiegato, ma «non è stato dimenticato, sicuramente non da noi», ha incalzato con riferimento a palazzo Chigi, aggiungendo che «sicuramente in alcuni paesi in Europa, tra cui in Italia, sta procedendo più lentamente che in America». «Abbiamo affrontato tre crisi, quella pandemica, quella geopolitica e quella energetica. Se ne potrebbe aggiungere una umanitaria catastrofica, che dobbiamo evitare con tutte le nostre forze», però, ha detto ancora, chiudendo il suo intervento, «la reazione a queste crisi ha innescato anche processi virtuosi» a cui tutti hanno contribuito.
Dallo stesso palco, il presidente di Assolombarda Alessandro Spada ha dichiarato che sul fronte del lavoro occorre una vera «rivoluzione copernicana, per affrontare con decisione il «gap» di competenze e la carenza di capitale umano». In questa partita, è andato avanti il vertice dell’Associazione, «è fondamentale il supporto di tutte le istituzioni pubbliche, nazionali e territoriali. Per questa ragione, chiedo al ministro Colao di progettare insieme la prima Zona Economica Speciale Virtuale del Paese, che ci consenta di sperimentare il Programma «Lavoro 4.0». Un’area laboratorio su cui testare una nuova forma di organizzazione del lavoro basata sulla collaborazione digitale e orientata a un’impostazione più «smart» e efficiente», ha concluso.