Nel 2022 settore in crescita del 2,4%. Valore complessivo a quota 77,1 miliardi.Il mercato digitale continua la sua lunga corsa, trainato dai servizi Ict
Nel 2022, infatti, il settore ha registrato una crescita del 2,4%, raggiungendo un valore complessivo di 77,1 miliardi di euro.
Bene anche il segmento dei contenuti e delle pubblicità digitali, che ha registrato un +6,3% rispetto al 2021, attestandosi a quota 14,5 miliardi di euro. E la corsa non si fermerà, visto che nel 2023 si stima un aumento del 3,1% e nel 2024 del 4,3%. Sono solo alcuni dei numeri presenti nella relazione annuale sull’andamento del digitale in Italia, condotta da Anitec-Assinform in collaborazione con NetConsulting presentata a Roma il 4 luglio. Anitec-Assinform è l’associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell’Ict.
La crescita, come detto, è spinta dai servizi Ict (+ 8,5% per un valore di 14,8 miliardi di euro), in particolare per quanto riguarda servizi di cloud computing e di cybersecurity. Dopo la pubblicità, a registrare buoni trend di sviluppo è il comparto dei software e delle soluzioni Ict (+ 6,2%, 8,6 miliardi di euro di valore), mentre il mercato “dispositivi e sistemi” ha evidenziato “una netta inversione di tendenza dopo la crescita consistente registrata nel 2021”. Infatti, nel corso del 2022 ha subito un calo dell’1%. È infine proseguito il trend negativo dei servizi di rete Tlc (-2,7%).
Il report analizza anche gli investimenti realizzati dalle imprese e dall’analisi emerge, come immaginabile, che le più piccole non riescono a tenere il passo delle più grandi. “Nel 2022 c’è stato un incremento del 2,5% per le piccole imprese, del 4,1% per le medie e del 5,9% per le grandi, a conferma della correlazione tra dimensioni aziendali e spesa digitale: più i contesti organizzativi aumentano di dimensioni, maggiore è la spesa destinata alla digitalizzazione”, si legge nella ricerca. L’analisi geografica del mercato digitale italiano identifica invece nelle regioni del nord ovest e del centro le aree caratterizzate da una maggiore capacità di spesa in tecnologia, rappresentando quasi il 62% della spesa complessiva.
A livello nazionale, quindi, nel 2023 il mercato del digitale è previsto ancora in crescita (+3,1%). Le stime relative ai tre anni successivi (2024-2025-2026) sono orientate a una crescita ancora più sostenuta e si basano sull’ipotesi di un minore impatto dell’inflazione e su un maggiore impiego delle risorse economiche messe a disposizione dal Pnrr per la digitalizzazione. Si prevede pertanto una crescita media annua del mercato digitale nel periodo 2022-2026 del 4,5%, fino a raggiungere quasi i 92 miliardi di euro nel 2026.
Una crescita sostenuta, perciò, per un settore che presenta comunque una serie di problematiche, almeno sentendo le parole di Marco Gay, presidente Anitec-Assinform: “se la tendenza positiva del mercato digitale è chiara permangono tuttavia criticità, primi fra tutti la carenza di competenze digitali e l’eterogeneità nella diffusione delle tecnologie tra classi dimensionali di impresa e tra territori”.