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Il governo rassicura: «Spenderemo tutti i fondi del Pnrr»

da | 29 Mag 2023 | In evidenza

Comunità energetiche 2023

Il governo garantisce che spenderà i fondi del PNRR. Intanto, avanza la semplificazione amministrativa

Sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani getta acqua sul fuoco delle polemiche dei giorni passati (riguardo ai ritardi nei progetti e ai controlli che effettua la Corte dei Conti) e garantisce che l’Italia «spenderà tutti i fondi». E, in un’intervista ad un quotidiano uscita stamani, il numero uno della Farnesina, osserva (guardando allo scenario delle altre nazioni europee) che «i problemi che abbiamo noi li hanno tutti. Dappertutto stanno modificando i progetti, la Germania e anche altri Paesi mi pare abbiano questioni ben superiori alle nostre», evidenziando la necessità di una «flessibilità» sull’andamento delle iniziative nei singoli stati.

Tajani, poi, ricorda la genesi del Pnrr (la cui riunione della cabina di regia governativa è prevista per mercoledì), che è stato avviato «per rispondere alla crisi nata dal Coronavirus. L’idea era ed è: vediamo dove cadono le macerie, e a quel punto potremo capire meglio come aggiustare il tiro», prosegue, aggiungendo che l’Italia «entro il 31 agosto fornirà le correzioni e avremo tutti i fondi previsti». Nelle ultime ore a dire la sua pure il leader di Confindustria Carlo Bonomi, sostenendo che «non tutti i progetti inseriti nel Piano hanno come obiettivo la crescita del potenziale del Paese» ed è «evidente che i fondi vadano ricalibrati». la cabina di regia sul Pnrr è in programma per mercoledì.

Quanto, invece, al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha dichiarato, a mezzo stampa, che l’articolato dei progetti della Penisola «è il più grande d’Europa, e una sua revisione richiede una verifica attenta per scongiurare il rischio di fare in fretta e male. La scadenza per proporre modifiche è il 31 agosto» ed il ministro titolare del dossier, ossia Raffaele Fitto, «sta lavorando con la Commissione e le singole amministrazioni per assicurare la piena attuazione degli interventi. Siamo nei tempi», ha tenuto a rimarcare la premier.

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In giornata, peraltro, Fitto vedrà otto presidenti delle regioni con «l’intento di ottimizzare le possibili sinergie tra le misure delle politiche di Coesione programmazione 2014-2020, 2021-2027 e il Pnrr», si legge in una nota del suo dicastero. Per il ministro si tratta di «un percorso collaborativo necessario per correggere gli errori del passato e puntare agli interventi strategici che consentano all’Italia di allinearsi al livello che merita e che l’Europa ci richiede».

Infine, il responsabile del dicastero della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha voluto puntare i fari sulle caratteristiche della macchina amministrativa del Paese, che «è il motore principale del funzionamento dello Stato, quindi abbiamo bisogno che funzioni al meglio. Soprattutto in un’epoca come questa, in cui gli obiettivi sono tanti e complicati, come il Pnrr», sono state le sue parole, annunciando il traguardo che si è prefissato di portare a compimento la «semplificazione di 600 procedure amministrative, di digitalizzazione e di modernizzazione» dell’intero impianto dei nostri Enti nazionali e locali.

 

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