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Il Congresso dei Periti Industriali fa tappa a Reggio Emilia

da | 9 Mag 2023 | In evidenza

Comunità energetiche 2023

Lauree Professionalizzanti, nuovi percorsi triennali abilitanti e aree di specializzazione

L’arrivo imminente dei decreti attuativi sulle lauree professionalizzanti, la definizione dei nuovi percorsi triennali abilitanti, fino all’accorpamento delle aree di specializzazione entro le quali si definiranno le attività professionali dei futuri Periti Industriali. Attorno a questi tre temi si è sviluppato il dibattito del terzo appuntamento sul territorio del XV Congresso dei Periti Industriali che ha fatto tappa a Reggio Emilia nell’aula “Pietro Manodori” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

Focus dunque sulla formazione universitaria e in particolare sull’attuazione tutt’ora in corso della legge Manfredi che ha aperto una stagione di grande progettualità per tutta la categoria, e di confronto all’interno della Rete delle professioni tecniche.

Il ruolo del sistema universitario diventa fondamentale per preparare i professionisti del domani

Se è vero –come è stato sottolineato nel corso dei vari interventi- che il mercato di riferimento si muove e cambia con rapidità, richiedendo conoscenze e competenze nuove, il ruolo del sistema universitario diventa fondamentale per preparare i professionisti del domani. In tal senso, ha sottolineato Giovanni Verzellesi Pro Rettore della sede di Reggio Emilia dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, “le lauree professionalizzanti possono essere una risposta non solo per il sistema universitario, ma anche per il Paese. Uno scenario spinto dall’innovazione tecnologica che richiede di allargare il numero dei laureati nelle discipline STEM sarebbe stato impossibile da assecondare senza l’attivazione di questo nuovo percorso accademico che nel nostro paese non esisteva. Le nuove lauree a orientamento professionalizzante svolgeranno quindi un ruolo importante, sia perché forniranno soggetti qualificati al mondo del lavoro e sia perché le università potranno contare sull’aiuto all’orientamento da parte degli ordini professionali”.

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“Sono convinto”, ha aggiunto a seguire Massimo Mantovani, Presidente dell’Ordine dei Periti Industriali di Reggio Emilia, “che se sapremo gestire bene questa opportunità di cambiamento e saremo in grado di sviluppare tutte le potenzialità di questo progetto, la categoria dei Periti Industriali potrà raggiungere l’evoluzione delle competenze. Competenze che questo scenario di evoluzione del mercato diventano più che mai indispensabili”.

La legge Manfredi”, ha ricordato nel suo intervento di apertura il Presidente del Cnpi Giovanni Esposito, “ci permette di ridisegnare l’intero assetto del mondo delle professioni tecniche e consente a questo Paese, e non solo ai Periti Industriali, di avere un sistema ordinistico articolato su due livelli, uno che comprenderà tutti i laureati triennali o professionalizzanti e un secondo dovrà saranno collocati i laureati quinquennali. Quindi un mercato di professionisti ben identificati e con competenza chiare. Proprio per condividere con tutta la categoria questo processo di cambiamento in atto, abbiamo deciso di organizzare un congresso della durata di un anno, avendo comunque ben presente che le rivoluzioni avvengono lentamente passo dopo passo, ma bisogna crederci”.

Il bilancio di un anno di mandato, invece, è stato tracciato da Paolo Bernasconi, Presidente dell’Eppi che nel parlare di futuro ha ricordato in particolare le attività portate avanti all’interno dell’Adepp. Bernasconi è tornato sul tema della doppia tassazione: “c’è stato assicurato che nella delega fiscale sarà introdotto l’abbassamento al 20% delle imposte sugli investimenti. Questo ci consentirà di destinare almeno il 6% per le attività di welfare. Un’altra proposta portata sul tavolo del ministero del lavoro è quella di una modifica della legge Lo Presti per consentire la restituzione al momento del pensionamento di una quota parte del contributo integrativo. Una sorta di tfr che ogni cassa potrà gestire poi con proprio regolamento”.

Particolare attenzione all’articolazione dello stesso corso di laurea Professionalizzante in tecnologie per l’Industria Intelligente attivato all’interno dell’ateneo emiliano è stata invece riservata da Cristian Secchi Presidente dello stesso corso di laurea che ha ricordato come il corso sia “nato per rispondere ad alcune esigenze, esigenze che normalmente nascono dalle opportunità e cioè da tutte le nuove tecnologie complesse oggi a disposizione e che devono essere gestite da un professionista adeguatamente preparato. Con questo corso di laurea puntiamo quindi a formare esperti e gestori delle tecnologie nell’industria e nei servizi e lo facciamo con un approccio totalmente innovativo quello del “learning by doing”.  In questo senso il ruolo delle categorie tecniche sarà fondamentale”.

Sulla stessa scia Lorenzo Marconi Presidente di SUPER la Fondazione Scuola Universitaria per le Professioni Tecniche, Emilia-Romagna a cui il Cnpi ha recentemente aderito, che ha parlato di un modello formativo quello terziario professionalizzante che non vuole semplicemente “trasferire nozioni e tecnologie ma piuttosto formare i ragazzi per renderli pronti ad affrontare sfide e cambiamenti continui. Con il modello SUPER vogliamo preparare professionisti in grado di essere reattivi a un mondo come quello tecnologie che cambia alla velocità della luce, e lo vogliamo fare facendo squadra tra ITS e lauree professionalizzanti, attraverso il sistema delle “passerelle tra un percorso formativo all’altro senza perdite di tempo”.

Non si è parlato solo di formazione al Congresso

Ma non solo formazione oggetto dell’incontro. Per Domenico De Masi Professore emerito di Sociologia del Lavoro dell’Università “La Sapienza” di Roma, nonché responsabile scientifico del Congresso, infatti, anche il lavoro “è in una fase di grande cambiamento e di ripensamento collettivo che trova i grandi imprenditori così come i capi del personale completamente smarriti. La vostra categoria si trova di fronte a questo cambiamento. Per questo noi guardiamo al futuro attraverso una ricerca condotta con il metodo Delphi, che ci permetterà di darci un’idea di scenario di come sarà cambiato e di cosa inciderà nel mondo del lavoro dei periti industriali da qui al 2030”.

Un evento originale quello di questo congresso, ha sottolineato Enrico Montaperto, Dirigente del Ministero dell’Università che si è soffermato in particolare “sull’aspetto procedurale dell’intera iniziativa. Il rappresentante MUR dopo aver rassicurato la platea sulla firma imminente dei tre decreti attuativi relativi alle lauree professionalizzanti, ha sottolineato come “solo una giusta declinazione tra le tre azioni previste nei lavori congressuali e cioè legislazione, welfare e lavoro e organizzazione, può portare a un sistema che sia efficace efficiente ed economico. E’ questa la giusta prospettiva dalla quale bisogna muoversi per raggiungere dei risultati concreti”.

 

Si è parlato a Reggio Emilia anche del progetto sulle Comunità Energetiche dei Periti Industriali: LEGGI QUI L’ARTICOLO

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