Ok al piano di aiuti da 450 per la creazione di veri e propri distretti dell’idrogeno
Semaforo verde dalla Commissione europea per la produzione di idrogeno in Italia, in particolare per un investimento di quasi mezzo miliardo di euro.
Il “governo” comunitario ha infatti approvato un regime italiano da 450 milioni di euro a sostegno della produzione di idrogeno rinnovabile, finalizzato a promuovere “la transizione verso un’economia a zero emissioni nette, in linea con il piano industriale del Green deal”, come si legge sul sito della Commissione.
L’approvazione rientra nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato, recentemente adottato dalla Commissione (lo scorso 9 marzo) al fine di garantire sostegno a interventi e misure dedicate a settori centrali nel processo di transizione ecologica.
“Un passaggio importante, giunto il tempi molto veloci”, il commento del ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto, “che ci consente di accelerare su una filiera importantissima in ambito energetico, quella dell’idrogeno verde, una vera chiave di volta anche per il futuro della mobilità”.
Investimento di quasi mezzo miliardo di euro
Più precisamente, i 450 milioni saranno destinati ad investimenti “nella produzione integrata di idrogeno rinnovabile e di energia elettrica rinnovabile in aree industriali dismesse al fine di promuovere la transizione a un’economia a zero emissioni nette”.
I fondi rientrano nel Pnrr e saranno a disposizione di tutte le imprese italiane, ad eccezione di enti creditizi e istituti finanziari. Il sostegno sarà garantito sotto forma di sovvenzione diretta per la copertura dei costi relativi all’investimento, con un importo massimo per progetto di 20 milioni di euro. Tutti i progetti saranno selezionati “mediante procedura di gara aperta e competitiva”, come si legge ancora sul sito della Commissione.
L’obiettivo principale del programma sarà quello di agevolare l’industria per arrivare alla costituzione di veri e propri distretti dell’idrogeno, con una particolare attenzione al Sud Italia.
La Commissione spiega, infine, perché il regime è stato approvato, indicando tre fattori chiave: l’aiuto sarà concesso in base a un regime comprensivo di stime di volume e dotazione; l’importo dell’aiuto sarà determinato mediante procedura di gara competitiva aperta, chiara, trasparente e non discriminatoria; l’aiuto sarà concesso prima del 31 dicembre 2025.
Su queste basi, la Commissione ha ritenuto il programma “necessario, adeguato e proporzionato al fine di accelerare la transizione verde e agevolare lo sviluppo di talune attività economiche che rivestono importanza per l’attuazione del piano REPowerEU e del piano industriale del Green Deal”.