Tutto pronto per la Hydrogen valley, la nuova attività di produzione di idrogeno in siti dismessi realizzata con i fondi del Pnrr.
Il Ministero della transizione ecologica ha infatti pubblicato sul proprio sito un avviso pubblico rivolto alle regioni e alle province autonome al fine di dare attuazione all’investimento 3.1 (produzione di idrogeno in siti dismessi, Hydrogen valley appunto) previsto nell’ambito della Missione 2 (rivoluzione verde e transizione ecologica), componente 2 (energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile) del Piano nazionale di ripresa e resilienza. A darne notizia il comunicato pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 21 del 27 gennaio.
L’avviso pubblico “ha la finalità di individuare le regioni e le province autonome interessate ad avviare, nei propri territori, una procedura di selezione finalizzata al finanziamento di progetti di investimento che prevedano la riconversione di aree industriali dismesse per la creazione di centri di produzione e distribuzione di idrogeno, prodotto utilizzando unicamente fonti di energia rinnovabili”, come si legge sul comunicato pubblicato in Gu. Il testo integrale del documento è presente nella sezione “bandi e avvisi” del sito del Ministero.
Il provvedimento, come detto, dà attuazione a un pezzo della Missione 2 del Pnrr, l’ambito del piano legato alle energie rinnovabili, che si pone come finalità quella di “contribuire al raggiungimento degli obiettivi strategici di decarbonizzazione attraverso cinque linee di riforme e investimenti”. La misura 3 della missione 2 è proprio dedicata alla promozione della produzione, la distribuzione e gli usi finali dell’idrogeno, che dovranno essere in linea con le strategie comunitarie e nazionali. Per potenziare l’utilizzo dell’idrogeno all’interno della misura 3, vengono individuati 3 investimenti e 2 risorse; il primo investimento è quello legato alla Hydrogen Valley trattato nel decreto pubblicato sul sito del Ministero della transizione ecologica.
Il secondo investimento è dedicato all’utilizzo dell’idrogeno in settori hard-to-abate (i comparti dove è più difficile abbattere le emissioni di gas serra). Il terzo, infine, è titolato “Ricerca e sviluppo dell’idrogeno”. A seguire, le due riforme: la prima dedicata alla “semplificazione amministrativa e riduzione degli ostacoli normativi alla diffusione dell’idrogeno”; la seconda denominata “misure volte a promuovere la competitività dell’idrogeno”. A livello generale, la Missione 2 del Pnrr prevede uno stanziamento di 69,8 miliardi di euro ed è costituita da 4 componenti: impresa verde ed economia circolare; quella relativa al decreto del Ministero in commento, ovvero energia rinnovabile, idrogeno e mobilità sostenibile; efficienza energetica e riqualificazione degli edifici; tutela del territorio e della risorsa idrica.