Governo, taglio del cuneo fiscale per tutto il 2024

da | 24 Ott 2023 | Notizie

Manovra economica per il 2024, taglio del cuneo fiscale e intanto, arriva il Garante del contribuente

Cominciano a circolare le bozze della manovra economica per il 2024, licenziata dal Consiglio dei ministri dello scorso 16 ottobre. E viene confermato il taglio del cuneo fiscale per tutto il 2024, ovvero ci sarà una «sforbiciata» del 7% per le retribuzioni fino a 25.000 euro, e del 6% per quelle fino a 35.000.

A seguire, stando a quanto trapela sul testo governativo, viene stabilito uno sgravio contributivo al 100%, fino ad un «massimo di 3.000 euro annui», senza limiti di reddito, quindi per tutte le lavoratrici madri, a esclusione del lavoro domestico; nel dettaglio, si apprende, lo sconto sui contributi per la quota a carico del lavoratore dipendente è legato al numero di figli: per le mamme con due figli dura fino ai 10 anni del bimbo più piccolo, per chi ne ha tre vale più a lungo, fino, cioè, ai 18 anni del figlio più piccolo.

Il provvedimento, è stato segnalato da fonti della maggioranza di centrodestra, arriverà alle Camere entro la fine di questa settimana, fra giovedì e venerdì.

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Nel frattempo, nella giornata appena trascorsa, sono stati varati dal Consiglio dei ministri due decreti legislativi per far sì che il rapporto tra fisco e contribuente sia meno conflittuale, rispetto al passato: a testimoniarlo c’è la scelta governativa di mettere nero su bianco che l’Agenzia delle Entrate non potrà inviare comunicazioni durante le ferie estive e quelle natalizie, nel quadro, hanno specificato da Palazzo Chigi di una ritrovata relazione paritaria, che tiene conto sia delle esigenze di tutela del contribuente, sia della necessità di contrastare l’evasione fiscale.

Approvate, tra l’altro, delle semplificazioni in merito alla dichiarazione dei redditi precompilata per dipendenti e pensionati: ci sarà, infatti, un nuovo meccanismo di interazione con il contribuente, non più basato sui campi del modello dichiarativo, ma direttamente sulle informazioni a disposizione dell’Agenzia delle entrate, che dal 2024 saranno proposte al contribuente in una apposita area riservata del sito dell’Agenzia e potranno essere direttamente confermate, o modificate mediante un percorso guidato e con un linguaggio agevole.

A seguire, vi sarà un «restyling» del calendario degli adempimenti fiscali: l’anno prossimo le dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche e delle società dovranno essere inviate entro il 30 settembre e non più entro il 30 novembre, mentre, a partire del 2025, si anticipa ancora e quelle telematiche si potranno inviare a partire dal 1° aprile e sempre entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo di imposta. I sostituti di imposta e gli intermediari potranno presentare la dichiarazione tra il 1° aprile e il 31 ottobre di ciascun anno.

Arriva, poi, il Garante nazionale del contribuente, scelto dal ministro dell’Economia con un mandato di quattro anni rinnovabile una sola volta, e sarà un «organo monocratico con sede a Roma che opererà in piena autonomia», selezionato dal titolare del dicastero di via XX settembre, tenendo conto della «professionalità, produttività ed attività svolta», recita la bozza del decreto legislativo che modifica lo Statuto del contribuente. Il Garante nazionale del contribuente verrà individuato tra magistrati, professori universitari di materie giuridiche ed economiche, notai, avvocati, dottori commercialisti e ragionieri.

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