Dal Governo arriva la frenata al Superbonus 110, che però continua la sua corsa
Superbonus di nuovo in discussione, ma sempre in corsa. Se da una parte, infatti, dal Governo arriva l’annuncio di rivedere il tetto massimo entro il quale si potrà usufruire del beneficio fiscale, dall’altra secondo gli ultimi dati diffusi dall’Enea l’incentivo continua ad essere utilizzato in larga misura.
Quello che sembra essere ormai certo è che dal 110 si arriverà molto probabilmente alla soglia del 90% e come ha detto oggi Federico Freni, sottosegretario all’Economia, a Radio24 “è allo studio l’estensione per le unifamiliari per cui c’era il termine del 30 settembre, termine che si può riaprire per le fasce di reddito che ne hanno realmente bisogno”. Sul fronte dei crediti, “c’è una sola cosa che non possiamo più accettare: che ci siano imprese con cassetti fiscali pieni di crediti che non riescono a scontare. Ma comunque dice il sottosegretario se c’è una cosa che non è accettabile “è che questa normativa cambi ogni mese e mezzo, questo non ce lo possiamo più permettere. Troveremo una soluzione per dare respiro a queste imprese, ma questo respiro non può essere un bagno di sangue per le casse dello Stato”.
La misura
La misura in ogni caso è stata inserita per ora nella Nadef, la nota di aggiornamento del Def che prevederebbe di passare quindi dall’attuale 110% al 90%. Ma non sarà così per tutti, si ipotizza che potrebbe essere così per i condomini, mentre rimane ancora aperta la partita per le villette unifamiliari. Ci sono però categorie, come chi ha già avviato i lavori che probabilmente potranno continuare a beneficiare del vecchio Superbonus 110%.
Sarà comunque la legge di bilancio a definire le aliquote e i limiti reddituali per l’accesso al bonus pur mantenendo un focus sul contenimento dell’inflazione. L’annunciata frenata -ma non una loro cancellazione- al complesso degli incentivi quindi sembra essere confermata.
I dati Enea
Nel frattempo comunque il Superbonus al 110% continua la sua corsa. Secondo i dati diffusi dall’Enea, al 31 ottobre scorso il totale degli investimenti ammessi a detrazione è stato complessivamente pari a 55 miliardi di euro dai 51,2 miliardi di settembre. Le detrazioni a carico dello Stato previste a fine lavori si attestano a 60,5 miliardi, dai 56,3 miliardi di settembre. Per i condomini l’investimento medio sfiora i 595 mila euro, per gli edifici unifamiliari oltre 113 mila euro, per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti circa 97 mila euro.
Ma i numeri non placano le polemiche. “Il governo”, si legge infatti in una nota del Comitato Transizione Ecologica del M5s, “non ha sinora detto una parola sul dramma reale di decine di migliaia di aziende con i crediti ‘superbonus110’ ancora bloccati. Il punto, secondo la polemica, “è che il combinato disposto tra banche e Agenzia delle entrate ha portato all’effettuazione di pochissime operazioni di transizione di tali cessioni”.