Sono 510 mila le attività che hanno messo soldi sulla green economy in 5 anni
Imprese italiane sempre più attratte dalla sostenibilità. Negli ultimi 5 anni, infatti, oltre 510 mila organizzazioni hanno deciso di effettuare investimenti nella cosiddetta green economy. In generale, in Italia, i “green jobs” sono oltre 3,2 milioni e danno lavoro al 13,2% degli occupati nel nostro paese. La penisola, inoltre, è leader nell’economia circolare, con la più alta percentuale di avvio a riciclo sulla totalità dei rifiuti, ovvero l’84,3%. Sono solo alcuni dei numeri presenti nel 14° rapporto GreenItaly, fondazione Symbola e Unioncamere, dal titolo “Un’economia a misura d’uomo e contro le crisi”.
Da report emerge quindi che, come accennato, nel quinquennio 2018-2022 sono state 510.830 le imprese che hanno effettuato eco-investimenti pari al 35,1% del totale ovvero più di 1 su 3.
Sotto il profilo dell’occupazione, alla fine dello scorso anno le figure professionali legate alla green economy rappresentavano quindi il 13,9% degli occupati totali, ovvero 3.222 mila unità. Sempre nel 2022, i contratti attivati di queste figure sono stati pari a 1.816.120, il 35,1% dei contratti totali previsti nell’anno (circa 5,2 mln), con un incremento di 215.660 unità rispetto alla precedente rilevazione.
Tra le aree aziendali più interessate alla sostenibilità sul totale delle attivazioni troviamo le aree progettazione e sviluppo (incidenza 87%), logistica (81,7%) e marketing e comunicazione (79,2%). Guardando in maniera allargata alla richiesta di competenze e cultura green, nel 2022 – su un totale di quasi 5,2 milioni di contratti previste nel mercato del lavoro – questa conoscenza è stata ritenuta necessaria nell’81,1% dei casi, per circa 4,2 milioni di contratti.
A livello territoriale, il Nord-Ovest si conferma l’area con il maggior numero di attivazioni green programmate, 598.250 unità nel 2022, segnando un +13,5% rispetto all’anno precedente. Il tasso di crescita più significativo si registra al Centro, +15,9% tra il 2021 ed il 2022 (323.590 nuovi contratti green a fine periodo), mentre cresce meno della media nazionale il Mezzogiorno, +11,2% (453.620 contratti green). A chiudere il quadro il Nord-Est che nel 2022 fa registrare un +14,1% rispetto al 2021 (440.660 attivazioni). In termini di incidenza delle attivazioni programmate di green jobs sul totale delle assunzioni attese nel 2022 per macroarea, il Nord-Ovest è ancora una volta leader con il 39,2%, seguito dal Nord-Est (35,4%), entrambi con valori superiori alla media nazionale (35,1%). Al di sotto della media nazionale, invece, il Centro con il 31,7% di contratti green sul totale macroarea (è aumentata di ben 1,2 punti percentuali rispetto al 2021), ed il Sud e Isole con un’incidenza sostanzialmente identica a quella dello scorso anno (32,7% nel 2022 contro il 32,8% del 2021).